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TUNNEL RATS regia di Uwe Boll

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phemt     8 / 10  02/11/2010 18:48:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da qualche tempo a questa parte Uwe Boll si è messo a fare sul serio e ormai son caxxi per tutti… Da alcuni definito il nuovo Jess Franco da altri paragonato addirittura a mr Takashi Miike è comunque uno dei pochi anarchici terroristi attualmente in circolazione nel cinema occidentale…
Ormai viaggia alla media di 3/4 film l'anno, si muove tra i generi neanche fosse Lucio Fulci e di tanto in tanto spara fuori delle piccole perle…

Tunnel Rats è un Vietnam movie quando ormai di Vietnam movie non importa più niente a nessuno dopo i fasti degli anni 80… Soppiantati da guerre americane più recenti è un genere che sembra ormai aver dato tutto tra pre e post guerra… Per dire, nell'ultimo decennio ne saranno usciti tre!
Ma Uwe Boll non si fa scoraggiare così facilmente ed ecco la sua versione personale del Vietnam che verte proprio intorno ai Tunnel Rat unità di soldati USA addestrati per compiere missioni nei sottorenai creati ed utilizzati come rifugi dai soldati Vietcong…

War movie con echi da film horror, claustrofobico e violento, Platoon che incontra Descent in un certo senso… Ad una prima parte di presentazione di personaggi un po' fiacca e poco incisiva segue l'azione in perfetto Boll style con splatter copioso (l'impalamento via collo per esempio) e decine di morti ammazzati!

Boll sovverte tutti i principi del Vietnam movie classico: niente buoni contro cattivi, né americani contro Vietcong ma semplicemente uomini contro uomini… Gli asiatici uccidono senza remore ma i soldati USA non sono da meno e Boll chiarisce subito che qui di retorica americana da guerra di Vietnam non c'è ne è nemmeno l'ombra (vedere per credere l'impiccagione all'inizio del film)…
Anti americano come può essere solo un film diretto da un non americano, parla del Vietnam ma in realtà parla di tutte le guerre… E' una lotta tutti contro tutti, nessuna dicotomia, nessun eroe, sullo schermo ci sono solo persone normali con un unico obiettivo: sopravvivere!

Duro, cinico e crudele, a tratti addirittura disperato con un finale anti mainstream di impatto devastante e dalla bellezza oserei dire agghiacciante!

Ha i suoi difetti è vero ma è un film clamorosamente coraggioso che dimostra che un genere non lo si può mai dare per morto se si hanno ancora idee e capacità per metterlo in video!

Da vedere naturalmente senza preconcetti di sorta perché se si deve partire con la solita litania del peggior regista del mondo (storia vecchia di 5 anni ormai) di House of Dead o Alone in the Dark è meglio dedicarsi ad altro…
oh dae-soo  27/01/2011 23:20:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento Phemt, anche migliore del film peraltro. Firmo ogni cosa che hai scritto ma tutto con un tono sotto al tuo. Quello che trovo strano è che un Dottore in Letteratura come Boll non riesca mai a far trasparire un minimo di questa sua preparazione nei suoi film. Probabilmente per lui i film sono puro divertimento, quando ci metterà qualcosa in più farà il definitivo salto di qualità. A presto.
phemt  28/01/2011 09:06:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per i complimenti!

Io penso che fondamentalmente Boll sia un *****ne (basta vedere il trailer del prossimo Blubarella) che ha tirato fuori la palle dopo una vita di insulti e pernacchie... Ma visto che è mosso perlopiù dalla rabbia e dalla voglia di rivalsa ogni tanto non riesce a dosarsi (e vendersi soprattutto) bene! Le idee sono spesso buone ma all'atto pratico non vengono esposte come dovrebbero: la prima parte di Tunnel Rats per esempio è scritta con i piedi!

Credo che fra un 20/30 anni qualcuno ci farà un film sulla vita di Boll potrebbe uscire fuori un qualcosa di interessante! Come personaggio è assolutamente fuori dagli schemi classici...
oh dae-soo  28/01/2011 09:25:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema è proprio quello, non sa scrivere. La prima mezz'ora di Tunnel Rats come dici te e come anch'io avevo rimarcato, è di una banalità e noia assoluta. Eppure è lì che si fanno i buoni film, sulle parti di stanca, perchè catturare l'attenzione con i morti ammazzati e gli scontri fisici è facile. In questo il maestro è indubbiamente Eastwood, come sa raccontare le cose piccole e apparentemente banali lui non lo fa nessuno. E' un discorso che facevo tempo fa anche con la recitazione, il vero attore si vede quando toglie, non quando aggiunge. Quando recitavo a teatro volevo sempre fare la parte del matto perchè prende di più il pubblico ed è infinitivamente più facile di tutte le altre.

Quando Boll saprà dar corpo e significato al silenzio, al nulla, al poco, al "normale" potrà finalmente far rendere al massimo le proprie idee, altrimenti sempre caxxone rimane. Ciao!
phemt  28/01/2011 11:28:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In linea di massima sono d'accordo, c'è di buono che Boll sta facendo piccoli passi avanti anche da questo punto di vista (Rampage non ha ottimi dialoghi ma delle buone caratterizzazioni psicologiche per esempio)...

Stoic è un caso a parte (lì di fatto una sceneggiatura nemmeno esiste), sono curioso di vedere Darfur che negli USA è stato molto apprezzato...

Ciao!