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STOIC regia di Uwe Boll

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The Gaunt     7½ / 10  30/01/2016 20:01:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Boll non mi è mai piaciuto nel suo complesso, anche se qualche film specialmente negli ultimi anni non sono niente male. Qui devo dargli atto di aver fatto probabilmente il suo film migliore, almeno tra quelli che ho visto. E' duro, a tratti insostenibile, potrebbe anche essere accusato di compiacimento, ma il contesto claustrofobico e orrpimente di una cella sono come un mondo completamente diverso da quello che accade aldifuori di quelle quattro mura. E' come vedere un esperimento di psicologia sociale, logica del branco ed istinto di sopravvivenza. E tutto è iniziato con un'atmosfera cordiale, una partita a poker per passare il tempo, ma il non voler pagare un pegno ha scatenato un gioco che se inizialmente è stato portato inconsciamente verso livelli estremi, cioé lasciarsi trasportare dagli eventi, successivamente tale gioco è proseguito con una vera e propria presa di coscienza, con la piena consapevolezza dell'epilogo. Efficace anche il voler intervallare le vicende della cella con gli stralci di interrogatorio dei compagni del suicidato. Si evidenziano le loro contraddizioni, la mancanza di umanità, il senos di colpa e l'estraneità. Ciò che succede in quella cella va oltre il semplice concetto di bene e male o giusto e sbagliato. E' una progressiva disumanizzazione di individui (poi si vedrà nei titoli di coda) che inlinea teorica non potrebbero compiere, a livello potenziale, gli atti e le efferatezze compiute. Bravissimi i quatrro attori, credibili e da come ho letto con la maggiorparte dei dialoghi improvvisati.