Gualty 8 / 10 19/10/2010 14:46:22 » Rispondi Molto curato, forse fin troppo nella sua perfezione estetica, un poco pacchiano in alcune scelte e molto arrogante la maggiorparte del tempo. Tuttavia l'intento è onesto e la passione non viene soffocata dalla scenografia imponente e dalla sceneggiatura a volte un po' forzata. La recitazione è notevole, posata come si addice a una ricostruzione di tal fattura ma non congelata. Questo film, e in parte anche una valutazione storica obiettiva, suggerisce che il cristianesimo, a differenza delle precedenti religioni pagane - e dell'ebraismo stesso - sia una forma culturale al tempo stesso intollerante e proselita, combinazione fatale per il progresso e la Pax ( ( da notare il simbolo acronimo di cristo, la P a croce Χριστός che in caratteri latini assomiglia a Pax - ripresa al contrario dalla telecamera ) ). Così in pochi anni Alessandria da fiorente città di cultura si trasforma in poco più che un granaio e una stalla. Certo, è un messaggio forte e in buona parte provocante e provocatorio, ma ... coraggioso e ben dispiegato in questo Peplum non comune. Forse fin troppo ambizioso nel voler trattare così tanti temi in un'unica piazza.
Interessante la ripresa delle urla della gente in sottofondo mentre la telecamera riprende il silenzio del cosmo e della terra che non si piega alla perfezione del cerchio. Così come il cerchio dell'apertura della volta della biblioteca, ripreso perpendicolarmente all'inizio, diventi un ellisse con lo spostarsi del punto di vista della telecamera. L'incontro del "papa nero" con il "papa bianco", e il successivo piegarsi di quest'ultimo.
Gualty 19/10/2010 14:46:54 » Rispondi gli asterischi sono Cristos in caratteri greci