ferro84 6 / 10 08/05/2010 14:40:43 » Rispondi L'ho trovato didascalico e distaccato dalla protagonista, si tende più ad enfatizzare il documento storico che il personaggio di Hypatia, che resta, in definitiva, sostanzialmente bidimensionale in una prospettiva agiografica.
Interessante è notare come alla base della diffusione di ogni religione ci sia la violenza e che diffusione di un credo sia direttamente proporzionale ad essa, per il resto il tutto è abbastanza freddo tranne il finale.
pepperepe 13/05/2010 10:31:42 » Rispondi secondo me alla base della diffusione di ogni religione non c'è la violenza, ma la paura. La violenza è uno dei tanti mezzi per alimentare la paura. Ma questo è un discorso complesso....! cmq il film è più mediocre di quello che possa emergere da tutti questi commenti e un 6 penso sia il voto più adatto. Appena ho 5 min lo commento anche io.
ferro84 13/05/2010 10:58:11 » Rispondi La paura è alla base della nascita di una religione ma la violenza è il mezzo con cui un credo si diffonde. Esistono tante religioni ma solo quella che ha nel suo dna il proselitismo si diffonde le altre soccombono. Più è tollerante un credo più viene messo in discussione, oscurato e bistrattato da quello più "invadente".
Non è un caso che la religione cristiana e quella musulmana siano le più diffuse e le più violente, nonostante la violenza formalmente almeno i cristiani condannino la violenza.
suzuki71 10/05/2010 15:09:44 » Rispondi ...però in effetti il film si chiama "Agorà" e non "Hypatia da Alessandria"... :-)
ferro84 10/05/2010 17:02:23 » Rispondi e allora le scene in piazza sono troppo poche :D