VincentVega1 7 / 10 02/05/2010 20:15:09 » Rispondi Lo sguardo così triste e il volto sciupato di Rachel Weisz, che accenna un sorriso carico di speranza solo quando tutto ciò che la circonda è la sua fede per la scienza, è tremendamente intenso. Pensare che qualche annetto fa quando si accostava il suo nome all'Egitto subito balenava alla mente quello sciocco film sulle mummie killer, ti fa sentire tremendamente bene.
Il film per me è lei, e la sua figura, una donna che ha portato avanti le sue idee contro l'ingenuità e l'ignoranza dell'epoca, è descritta bene anche se non approfondita. Il contesto, i costumi, la fotografia, tutto magnifico, anche se a fine visione rimane la sensazione di incompiuto, è questo è forse il difetto principale di tutta l'opera, conflitto pagani-cristiani compreso. Un vero peccato, poteva essere un capolavoro, ma nessuno potrà togliervi la goduria di vedere Ipazia mostrare le sue teorie sull'universo sopra 4 metri quadrati di sabbia.
in certi momenti le scene dall'alto mi davano fiato, perché le vicende sono esasperanti e senti che sei senza uscita; anche la scena dove il corteggiatore suona l'aulos è insopportabile perché lei lo ha già respinto eppure lui insiste, lo stacco del suono che si sente dall'alto del Pianeta rende tutto piu' sopportabile.