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AGORA' regia di Alejandro Amenabar

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Xavier666     9 / 10  22/02/2010 00:35:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
« Quando ti vedo mi prostro davanti a te e alle tue parole,
vedendo la casa astrale della Vergine,
infatti verso il cielo è rivolto ogni tuo atto
Ipazia sacra, bellezza delle parole,
astro incontaminato della sapiente cultura. »

Favoloso ritratto di Ipazia, non ne avevo mai sentito parlare ma dopo la visione mi sono messo alla ricerca di informazioni, una della più grandi menti illuminate della storia dell'umanità, siamo nel terzo secolo DC e nella culla della civiltà europea (nonchè in tutta Europa) comincia a farsi strada il Cristianesimo con irruenza inaudita (infatti il regista sembra quasi calcare molto su questo aspetto, sulla ferocia e prepotenza della novella Chiesa Cristiana decisa nei suoi primi secoli di vita a farsi strada nella storia con il sangue dei nemici, dei pagani prima per poi continuare con i primi pogrom di giudei)
Ipazia fa parte di una civiltà che non vuole rinunciare ai propri ideali, non tanto all'adorazione dei propri idola e divinità quanto a quella che considera la propria religione. la filosofia , la ricerca della verità, mentre di fuori i cristiani incombono preoccupati soprattutto a distruggere quel sapere per innondare il mondo con la parola del Signore- Ho visto molte analogie con i talebani, altro indizio del profondo anticristianismo di Amenabar.
E così mentre questa eroina e martire della divina e somma Sapienza era preoccupata a continuare e a superare il modello tolemaico della rotazione dei pianeti, per trovare nell'ordine astrale l'intelletto che avrebbe dovuto reggere l'umanità arrivando a grandissimi risultati il cattivissimo Cirillo cominciò a vedere in questa eretica un ostacolo alla sua ascesa di patriarca della Chiesa Cristiana.
L'unica pecca del film è l'improbabile e secondo il mio umile parere inutile figura dello schiavo Davo, non si sa dove va a parare, cosa vuole e poteva anche non esserci se non per dare al film un tocco pop mezzo romantico.
La figura di Ipazia basta da sola per trovare la chiave di lettura di questo film abbastanza fedele alle cronache dell'epoca e ci lascia la riflessione che avrà fatto anche Amenabar quando iniziò a lavorare a questo film: Ma... Se non fosse stato per l'ascesa del Cristianesimo (ma forse è anche una riflessione sulla religione in generale) che di fatto ci riportò alle tenebre del Medioevo e se la somma sapienza e cultura della civiltà europea non avesse subito quel drammatico freno durato secoli ( Ipazia intuì la natura delle curve elittiche intorno al sole scoperte nel Rinascimento!!).. . Noi in quanto razza umana... Dove saremmo oggi?

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fritzscoop  10/04/2010 09:44:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo sul tuo giudizio ma per quanto riguarda la figura di Davo ti prego di rivedere la scena finale e lo sguardo tra lui ed Spazia. Vale tutto il film. e ti farra’ ricredere.

Piuttosto che ai talebani io ho visto un riferimento al nazismo e ai suoi stemmi: le bandiere con il “chi/ro” e il cerchio fuori della chiesa alla fine con le due deliziose colombe mi hanno ricordato piu’ Norimberga che Kabul.

Per il voto penso che sei stato un po’ tirchio. Peccato che non ci siano voti superiori al 10.

Francamente sono sorpreso che sia in programmazione in Italia, visto gli ospiti che abbiamo. Pensavo che sarebbe stato messo all’indice ma evidentemente mi sono sbagliato, meglio cosi.


Xavier666  11/04/2010 01:02:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seee! Cerco spesso di avere un club del 10 per i capolavori eterni del cinema, questo è un ottimissimo film ma da qui a considerarlo un evergreen come il padrino, pulp fiction, arancia meccanica, ecc ecc ce ne passa! :D

Per Davo... Magari mi ricrederò quando lo rivedrò di nuovo, ma il mio giudizio non era superficiale, credo che sia quel tocco romantique-pop che in questo film non c'azzeccava molto.
frine  26/04/2010 00:58:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah, secondo me la figura di Davo, servo intelligente e colto di una casa nobile e rispettata, ma anche giovane uomo attratto dagli ideali di palingenesi ed egualitarismo proposti dal Cristianesimo, ha un ruolo 'cruciale' nel film, ma proprio per questo sarebbe stato opportuno approfondire meglio il suo carattere. Le scelte di Davo sono troppo repentine, troppo irrazionali. Del resto è un personaggio inventato, su cui si poteva giocare abbastanza liberamente. Magnifico, comunque, il suo intervento nel finale.
Invia una mail all'autore del commento kampai  23/04/2010 19:07:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ho visto questo film ma conosco la storia di ipazia da molto.è scandaloso come viene massacrata da uno che poi fu fatto santo.de che?per essere stato un'assassino?