Angel Heart 4½ / 10 01/05/2013 10:43:53 » Rispondi Remake aggiornato, pulito ed inutile del pugno allo stomaco di Craven. Un remake che, come tantissimi altri, non riesce nè a raggiungere la potenza dell'originale (fortissimo e devastante sia a livello fisico che psicologico), nè a farsi ricordare per la sua nuova rilettura; anzi, si finisce, come per la stragrande maggioranza dei casi, per rovinare lo spirito dell'originale che, seppur rozzo, sporco ed estremo fino al midollo, aveva un suo perchè. Le ragioni della non riuscita di questa nuova pellicola sono numerose ma, giusto per non infierire più di tanto, mi limito a riportare solo le tre cause principali, quelle più gravi:
1) I nuovi cattivi, caratterizzati in maniera alquanto superficiale, non sono minimamente, sottolineo minimamente, paragonabili a quelli sadici e depravati di Craven (i rivoltanti, indimenticabili Hess e Lincoln in particolare);
2) la violenza di tutta la seconda parte è credibile solo a piccolissime dosi:
nell'originale la figlia della coppia veniva barbaramente uccisa e quindi l'improvviso squilibrio mentale dei genitori che pianificavano la carneficina era più che giustificato; qui invece la figlia viene picchiata e stuprata, ma resta viva, quindi per quanto dolore una tragedia simile possa provocare, tanta violenza gratuita da parte dei due ai danni del gruppo non trova secondo me una motivazione adeguata, ancor di più se i due fino a qualche minuto prima si comportavano come due borghesucci tutto baci e abbracci... cioè, non c'è una gradualità nella loro trasformazione: la scena prima i due sono miele e zucchero, la scena dopo assassini freddi e spietati.
dove si salvano sia la figlia della coppia sia il figlio ritardato di Krug, che mèrda!!!
seguìto poi da una sequenza che, per quanto particolare, va a confermare la tesi inserita nello spoiler del punto numero 2.
Senza contare che rispetto all'originale mancano il cuore, la cattiveria, il coraggio, il taglio documentaristico (che dava alla vicenda quel tocco di estremo realismo), la depravazione, la tortura psicologica ed il gusto morboso per il sadismo ed il macabro, tutte cose che contribuivano enormemente allo shock dello spettatore, dai nervi saldi o più impreparato che fosse. Di buono ci sono la fotografia, un leggero cenno di tensione nella prima parte, ed il fatto che sono stati eliminati glio intermezzi comici dei poliziotti (che per quanto pesanti, anche quelli nell'originale avevano un loro perchè dato che fungevano da "stemperatori" della suspense e che per questo creavano nello spettatore un contrasto volendo ancor più disturbante). Ad ogni modo, rimane un prodotto decisamente non riuscito come remake; ma anche prendendolo come film a sè stante (impossibile visto il nome del titolo) alla fine rimarrebbe nient'altro che un thrillerino uguale a tantissimi altri. Come detto da qualcuno, addirittura "all'acqua di rose", sia se raffrontato con il film di Craven (che comunque aveva i suoi difetti) sia con tanti altri prodotti usciti nell'ultimo decennio (perchè diciamocelo, siamo nel 2009, chi è che ancora si stupisce davanti a tanta violenza, per di più già vista e rivista in tutte le salse possibili ed immaginabili?). Nel '72 tutta sta cattiveria al cinema era una novità; oggi assolutamente no.