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L'ULTIMA CASA A SINISTRA regia di Dennis Iliadis

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oh dae-soo     7 / 10  30/09/2010 10:55:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE. Il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Affatto male questo thriller, remake di un dimenticabile (a quanto dicono) originale di Craven, tra l'altro qui produttore del film. C'è qualcosa di buono in ogni singolo aspetto filmico, dalla sceneggiatura alla recitazione, dalla fotografia alla colonna sonora, dagli effetti splatter all'atmosfera. E un prodotto che, senza eccellere, riesce a curare tutto questo è senz'altro meritorio. Andiamo meglio nel dettaglio.
Come detto ottima la sceneggiatura, o quantomeno il semplice soggetto. Una famiglia va in vacanza alla casa al lago, la figlia esce la sera, viene "presa" insieme alla sua amica da un gruppo di delinquenti (e assassini) che uccide l'amica e crede di aver ucciso anche lei. L'idea geniale è che poi il gruppo di assassini si rifugi proprio nella casa dei genitori della ragazza. Quando questa, quasi mortalmente ferita, riuscirà a tornare la vendetta può cominciare.
Quello che sorprende è il grande senso di realismo della pellicola. A parte l'orrenda scena finale del microonde, assolutamente gratuita e fuori contesto, ci troviamo finalmente di fronte ad un film che presenta comportamenti molto credibili dei protagonisti e riesce anche a raccontare drammi umani (come lo stupro e la scoperta dello stesso da parte dei genitori) con forza e umanità allo stesso tempo. Se non concedesse un pò troppo nella seconda parte allo splatter, potremmo parlare addirittura di un bel film drammatico. E' probabile che il ricorso a tali effetti sia soltanto in una logica commerciale e di genere. I rapporti famigliari sono tratteggiati perfettamente (sempre nel poco tempo che il cinema concede) e non parlo soltanto della famiglia della vittima, ma anche di quella, anomala ma pur sempre famiglia, degli assassini, con l'unica nota stonata dello zio, troppo caricato e caricaturale. Ci troviamo così in una specie di ibrido di un horror troppo intelligente e umano per essere tale o di un drammatico troppo tendente allo splatter per avere una sua coerenza dall'inizio alla fine.
Otiime le scene "d'acqua", tra l'altro quelle in cui sia la regia che la colonna sonora hanno dato il meglio di sè. Insomma, un ottimo prodotto che accontenterà praticamente tutti, anche amanti di generi diversi, lasciando però una sensazione strana, di un film che non è sicuro di quello che vuole essere, come un ragazzo che non sa quale strada percorrere per diventare uomo.