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RIFLESSI IN UNO SPECCHIO SCURO regia di Sidney Lumet

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JOKER1926     7 / 10  18/10/2010 14:18:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prima di entrare a testa bassa nella larga e robusta interpretazione del film di Sidney Lumet bisogna, purtroppo, specificare che "Riflessi in uno specchio scuro" č un prodotto che ha avuto non troppo a livello di fama, film poco conosciuto ma di una classe eccelsa che rievoca ancora oggi una degna riscoperta.

Il film parte da una trama molto misteriosa, sceneggiatura e scenografia debordanti per un lavoro firmato Lumet di alta classe. Senza dimenticare una sfavillante fotografia.
"Riflessi in uno specchio scuro" nasce infatti in un alone di annebbiamento, la pellicola č sempre macchinosa e monotona, la regia infatti cerca di infondere paura e morbositā, attraverso una narrazione ermetica che porta la pellicola ad essere quasi un tutt'uno con l'inizio e la fine, mischiando silenziosamente le carte in gioco.
Lo spettatore č impegnato in una storia tesa, molto dialogata, specialmente urlata (violentemente), spettatore in attesa di un colpo di scena che č giā sottoscritto dalle prime scene, "Riflessi in uno specchio scuro", come vuole il titolo č un viaggio poco chiaro che vuole appositamente confondere lo spettatore dopo aver confuso il detective (un energico Sean Connery nella parte) portando la pellicola alla fine sui binari di un cinismo e di un'ambiguitā beffarda; senza dimenticare le sequenze dell'interrogatorio violenti e incisive ove fra vari dialoghi traspare la raffinatezza e se vogliamo un po' di furbizia della regia capace di costruire, montare un palco e di "giocare" col pubblico, ma č questa la forza del Cinema!