elio91 8 / 10 04/10/2013 18:05:44 » Rispondi Un bellissimo spaccato di vita quotidiana, premio "Un certain regard" a Cannes strameritato e se non ci fosse stato il troppo grande Haneke chissà cosa sarebbe successo quell'anno. Kiyoshi Kurosawa dirige con maestria e schiettezza senza cedere quasi mai a sensazionalismi, riesce a terrorizzare con il quotidiano cosi vero, cosi spietato di un Giappone perduto nella macchina lavorativa e societaria senza cuore. La dissoluzione di una famiglia a partire da padre, madre e poi figli è sconvolgente e ritratta con una naturalità disarmante anche se il finale regala una speranza e un'uscita di scena di grande stile e classe. Unico motivo che stona: la madre che "scappa" al mare. Assurdo e grottesco, l'ho trovato fin troppo fuori contesto e rompe una certa armonia raggiunta fino a quel momento dall'opera che aveva un certo equilibrio invidiabile. Non robina però il film, solo risulta una nota stonata, resta da vedere se volutamente o meno. Ascoltate anche voi questa sonata terribile dall'ambiente ovattato e quasi inumano di Tokyo.
Riflettendoci bene e rileggendo quanto ho scritto, dopo aver ripensato ad alcuni momenti occorsi ai personaggi durante lo svolgimento della trama, forse la fuga della madre non è poi l'unico momento surreale e poco verosimile intravisto. Di certo però sembra troppo slegato dal resto, magari volutamente... Da vedere.