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RING VIRUS regia di Kim Dong Bin

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Boromir     6½ / 10  25/09/2022 22:00:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo remake sudcoreano del bellissimo Ringu di Hideo Nakata precede di tre anni la variazione americana firmata da Gore Verbinsky. I produttori affermano che questo film sia molto più fedele al romanzo di Koji Suzuki, eppure i punti di contatto con il predecessore targato Nakata sono innegabili, con rifacimenti di inquadrature topiche ai limiti del ricalco spudorato (anche se qui vengono inclusi elementi fondamentali del background del fantasma, completamente assenti nella controparte nipponica).
La regia di Kim Dong-bin è, se possibile, ancor più sobria di quanto assaporato nel 1998; agisce in sottrazione sui lati horror; predilige l'accento sugli sviluppi di trama e personaggi; riesce ad attenuare l'inevitabile sensazione di deja vu, con una fotografia asettica e piena di colori accesi che contrastano con la più sporca patina di Nakata.
Un remake tanto supplementare quanto inutile, ma in fin dei conti non disprezzabile, consigliato in primo luogo ai fan della saga e a tutti coloro che fossero interessati a vedere il romanzo portato sullo schermo con fedeltà filologica. E se la brava Bae Doona (The Host) è un'ottima Sadako/Samara di turno, la più grossa delusione la regala proprio il famigerato filmato maledetto.