frine 7 / 10 15/09/2007 01:47:04 » Rispondi Una magnifica e originale storyline, da cui si sarebbe potuto ricavare un film eccellente, usando almeno due accorgimenti: 1) dialoghi più incisivi; 2) ritmo narrativo più incalzante e serrato. Peccato, perché la vicenda (storica, o più probabilmente pseudo-storica) della battaglia di Badon Hill, che avrebbe visto truppe romane, affiancate da partigiani britannici, infliggere una dura sconfitta ai Sassoni, la dice lunga sulle reali condizioni dell'esercito romano nell'epoca del basso impero. In questo caso, cavalieri di origine sarmatica, romanizzati e costretti dalle regole d'ingaggio a trascorrere lunghi anni in una terra lontanissima dalla loro patria di origine, finiscono per schierarsi dalla parte delle popolazioni native. Il che, nel bailamme dell'impero romano morente, è tutt'altro che incredibile. La storia/leggenda venne successivamente associata alla saga di re Artù, come attestano numerose fonti medievali. Naturalmente, vedere Merlino e Ginevra tratteggiati come capi della resistenza britannica può produrre uno strano effetto sullo spettatore, abituato a una ben diversa versione della saga. Tuttavia, gli autori del film non hanno inventato niente. Quanto alla resa cinematografica, le citazioni si sprecano e quelle da Braveheart e dal Gladiatore non sono fra le migliori. Splendida, invece, la sequenza della battaglia sul ghiaccio, evidente remìniscenza di Eisenstein (Alexandr Nevskij). Insomma, un ritmo molto discontinuo, in cui purtroppo la noia tende a dilagare. Non posso, comunque, dare meno di 7 a un film che, a parte il plot notevolissimo, si avvale di una scenografia da urlo (QUESTA è la Roma del basso impero, con le sue aquile stortignaccole e le sue ville ormai ben lontane dai fasti di un tempo, eppure lussuose rispetto alla miseria delle popolazioni sottomesse). Per le tattiche di guerra dovrei verificare (non so se i Sassoni usassero la testuggine romana), sulle guerriere britanne c'è tutto un repertorio di aneddotica, e comunque gli autori almeno hanno avuto il coraggio di non fare di Ginevra un oggetto del contendere erotico fra Artù e Lancillotto. L'interpretazione è dignitosa ma niente di speciale (incluso il protagonista Clive Owen), e così pure la colonna sonora del solito, espertissimo Zimmer. Insomma, si poteva fare di meglio, ma per favore non parliamo di strafalcioni storici perché non è questo il caso.
Jellybelly 15/09/2007 10:09:22 » Rispondi Mi sei mancata! Frine, al di là del contesto storico da te tratteggiato, la discutibilità dell'operazione - al di là della risibile messa in scena - risiede più che altro nel voler calare personaggi mitici come Artù, Ginevra, Merlino, Lancillotto ed i cavalieri dea tavola rotonda in quel contesto storico, con risultati che spesso sfiorano il ridicolo involontario.
frine 15/09/2007 15:13:00 » Rispondi Sono d'accordo sul fatto che la messa in scena non sia gran che. Però l'idea di collocare il personaggio di Artù in contesto romano risale agli scrittori medioevali, che identificarono Artù con il semi-mitico eroe di Badon Hill. Ho visto il film ieri sera proprio per poterlo confrontare con "L'ultima legione" dove (ahimè te lo annuncio) succede qualcosa del genere....anzi dovrò stare attenta allo spoiler. Valerio non ha espresso alcun giudizio sul film tratto dal suo libro e questo mi fa sospettare che non gli piaccia (ai tempi in cui era in cantiere "Alexandros", poi mai realizzato, era entusiasta di tutto: di Baz Luhrmann, della Kidman, di Di Caprio etc.). Stasera vado a vederlo, ma non mi aspetto niente di speciale.
Bronn 29/05/2009 21:10:44 » Rispondi secondo me, King Arthur è un pessimo film (sceneggiatura, dialoghi e casting sono davvero infami), ma l'ultima legione è assolutamente inguardabile ;) Da un soggetto di questo genere (parlo di King Arthur) era lecito aspettarsi molto di più... Peccato, perchè lo attendevo con parecchie aspettative, da sempre affascinato dal contesto storico/mitico intorno alla leggenda e dalle varie teorie più o meno plausibili sorte intorno ad essa per darle un fondamento storico (compresa quella secondo la quale il nostro Artù sarebbe stato addirittura un Gallese)...
labieno 25/10/2007 21:25:02 » Rispondi Dubito che i sassoni usassero la testuggine romana. Per una tale formazione servivano un'addestramento e una disciplina ai massimi livelli che solo i romani potevano avere, non popolazioni barbariche.
frine 30/10/2007 03:18:28 » Rispondi In effetti, tra i probabili errori, è quello che ho notato di più.