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TEENAGE HOOKER BECAME KILLING MACHINE IN DAEHAKROH regia di Nam Ki-Woong

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Ciaby     6 / 10  10/05/2009 15:43:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema coreano è un cinema raffinato e bellissimo.

Curato in ogni suo antefatto, in ogni sua radice: gli attori, la fotografia e le locandine, sempre così bellissime e poetiche, lontano dalla crudezza di certo cinema estremo giapponese o dai cat III di Hong Kong.

Il cinema coreano è quasi sempre gentile, discreto e anche quando i temi o i generi (thriller, horror, erotico) sono estremi, la messa in scena è quasi sempre raffinata, geniale, sublime. Ecco perché ad una prima visione, “Teenage Hooker” appare come un film d’exploitation giapponese, pur essendo coreano: assomiglia ai quintali di filmetti trash che invadono il mercato nipponico e basta un’inquadratura per capire di essere di fronte a qualcosa di lontano dagli stilemi coreani: c’è una ragazza in uniforme alla marinara (topos da liceale giapponese) che si prostituisce e che diventa macchina di morte.

“Teenage Hooker” è il grido del cinema indipendente coreano, che vuole stuprare lo spettatore e divertirlo, attraverso le molteplici sparatorie e le scene di sesso. Tutto è, ovviamente, girato con un budget rasente lo zero e con attori incapaci (eccetto la protagonista, la cui recitazione monocorde ben si adatta al suo personaggio). Nonostante lo script schizoide e il tentativo di fare un film rozzo, “Teenage Hooker” è semplicemente un thriller d’intrattenimento dallo schema e dalla trama semplicissima.

C’è qualche trovata splatter (Uno sparo nelle parti basse…ouch!) e un buon finale ironico e idiota. Insomma, nulla di speciale, un filmetto come tanti altri: realizzato male, ma divertente. Da vedere almeno per la sua unicità rozza in mezzo ad un panorama di raffinati film coreani…