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ASSASSINI NATI regia di Oliver Stone

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Alpagueur     4 / 10  06/12/2020 09:58:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Rivisto ieri in tv su Rai Movie. I due giovani innamorati compiono una follia omicida, glorificata dai media. La scena di apertura è così esagerata che ci si aspetta che il film inizi in seguito con un certo senso di coerenza e flusso narrativo, ma non arriva mai. In effetti, presto va in discesa con uno sketch di sitcom scadente che dovrebbe essere intelligente ma cade piatto. Questo è forse il peggior film mai realizzato da un regista premio Oscar, poiché Stone è al suo peggiore tributo di auto-indulgenza, utilizzando trucchi così scadenti come angoli di ripresa inclinati, uso casuale della fotografia in bianco e nero (sono stati usati i più disparati formati di pellicola, qualcosa come 18, tra 35mm, 16mm, Vhs, 8mm e Super 8), film proiettati nelle finestre delle case, e animazione. Combina tutto ciò con una violenza orribile e una sceneggiatura inutile e hai un film che è semplicemente inguardabile. Questo film può essere riassunto in una parola. Potresti scegliere spazzatura, noioso o semplicemente stupido. Ma alla fine penso che abbiamo un vincitore in odioso. Due parole? Davvero odioso. Sono sicuro che alcune persone possono trovare spiegazioni sul motivo per cui il film passa dal bianco e nero al colore a intervalli casuali, sono sicuro che l'uso casuale del rallentatore non li ha colpiti come strani, né l'obiettivo commutazione. Alcune persone possono vedere il futuro nelle budella di pollo, immagino che se guardi abbastanza bene troverai sempre quello che stai cercando. Non ho dubbi che la storia fosse sciocca quanto la direzione. Ahimè non riesco a ricordare una dannata cosa, forse non esisteva nemmeno. Questo spiegherebbe tutti quegli svolazzi da regista, chi si infastidisce per la mancanza di trama quando ha un mal di testa martellante? Ho spesso amato i film di Oliver Stone (Platoon, Nato il 4 luglio, Wall Street, JFK, Nixon), veterano del Vietnam e ottimo regista, ma qui mi sono sorpreso talmente tanto del 'prodotto' via via confezionato che già alla fine del primo tempo mi è venuto il dubbio sul perchè di quegli inutili primi piani ai piedi all'aria della Lewis in auto e questa strana storia a mo' di fumetto, così ho indagato e ho scoperto che il soggetto era stato scritto da Tarantino (il solito feticista, la scena mi ha ricordato così tanto quella delle 3 ragazze di "A prova di morte" prima di essere uccise da Stuntman Mike, in cui una di loro, Arlene, aveva anche lei i piedi fuori dal finestrino e finisce per perderli stroncati dai pneumatici dell'auto di Mike). Ho allora capito tutto, ma già le avvisaglie che non fosse (per fortuna) farina del sacco del sig. Stone e che Tarantino (che sia chiaro, qualche merito lo ha avuto nella sua carriera, ci mancherebbe) ci avesse le mani in pasta in qualche modo le avevo avute sin dall'inizio (il concept della sequenza iniziale all'autogrill era molto simile a quella di Pulp Fiction dello stesso anno coi due killer Vince e Jules conciati malamente). E così non mi è crollato un mito, ma ho avuto una ulteriore conferma delle robacce citazioniste di Tarantino e del suo c.d. meta-cinema tanto acclamato dai suoi fan. Quando il film si stabilisce per la seconda metà (o forse ho appena iniziato a bloccare tutti i trucchi nel tentativo disperato di arrivare alla fine del film senza scattare per la frustrazione) diventa leggermente migliore, o più precisamente meno cattivo. È ancora un film terribile, ma ero così sollevato di poter cambiare la mia opinione da 'questo film fa davvero ribrezzo' a 'questo film fa ribrezzo'. Mi è piaciuta però l'ambientazione (i deserti del Nuovo Messico e dell'Arizona, in mezzo ai cactus, alla sabbia, ai serpenti a sonagli, agli scorpioni, al NIENTE insomma, lungo la famosissima Route 66, una delle prime highway federali statunitensi, aperta nel 1926 e che originariamente collegava Chicago alla spiaggia di Santa Monica attraversando gli stati di Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, Nuovo Messico, Arizona e California, su una distanza complessiva di circa 3700 km), quando si tratta di toccare stati come Arizona e Nuovo Messico il mio pollice va sempre su. Pessima scelta dell'attrice protagonista (Juliette Lewis), praticamente un grissino di 1 metro e 67 senza alcuna attitudine espressiva alla violenza, decisamente più a suo agio nei panni della figlia adolescente di Nick Nolte in Cape fear di Scorsese. E poi un po' di originalità almeno nella scelta delle armi, ne abbiamo le tasche piene di questa onnipresente Colt M1911. Uno dei peggiori film di Tarantino...ops Oliver Stone, sorry. Davvero irritante che un regista in gamba come Stone si sia prestato a questa pantomina. Bye bye "Natural born killers", spero di non avere più a che fare con te.