Niko.g 6 / 10 16/07/2017 15:30:31 » Rispondi Amati cinefili in cerca di caviale in celluloide, carissimi cinofili che frugate nella monnezza, questo lavoro di Oliver Stone è un tripudio di inquadrature, di musica e di colori. Un gioco pirotecnico che lascia senza fiato. Il rischio è quello di rimanere tramortiti dopo i primi quaranta minuti, ma se si è allenati, gliela si può fare ad arrivare fino alla fine. Fine che arriva (incredibile), mostrando tutta la debolezza di una critica sociale che, per come viene posta, rischia di essere zoppicante o peggio fraintesa. Stone esagera non poco, sconfina nel grottesco, scavalca il muro di cinta e si avventura in un terreno non suo, pensando di farla franca con la storia dell'usucapione. Un po' come successe per il compianto Kubrick quando il suo "Arancia meccanica" spinse diverse testoline di vitello a dare di matto, costringendo il regista a ritirare dal mercato del Regno Unito il suo film.