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BLOODY REUNION regia di Dae-wung Lim

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Ciaby     9 / 10  05/05/2009 17:58:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come dico sempre agli ingenui che sparlano sparlano senza ragionare, il cinema orientale dell'orrore non è solo fanciulle capellute e pallide in volto. C'è anche altro e l'originalità di un genere in continua evoluzione è palese in parecchie opere orientali, sempre più innovative e intelligenti, che amano intrufolarsi nelle tradizioni e nel folklore, oppure sperimentale con le reazioni di schock assurdo.

"Bloody Reunion" è senza dubbio un film-pecora nera tra gli horror coreani, spesso eleganti e curatissimi, poetici e vitali, mai troppo violenti e mai troppo ridondanti. Questo è uno splatter-gore difficilmente digeribile.
Eppure la classica poesia del cinema coreano è ben presente anche in questo assurdo zampillare improvviso di sangue. La fotografia accesa e smorzata verso il livido e angosciante finale, la regia lenta e velocizzata, le impennate musicali alimentano di terrore quello che ha la carica per divenire un film di culto.

"Bloody Reunion" strizza l'occhio al cinema di Dario Argento e di Wes Craven, con qualche tocco à la Agatha Christie, ma il film è grondante di grottesca originalità: le lamette di taglierini bevute da una delle povere vittime si faranno ricordare da ogni amante dello splatter.

Un film in grado di disgustare anche coloro che hanno lo stomaco forte, ma che non è solo violenza spicciola e gratuita. E per questo, "Bloody Reunion" è un'opera di notevole spessore. Da vedere.