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BOOGEYMAN 3 regia di Gary Jones

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Invia una mail all'autore del commento giovanni79     5 / 10  06/02/2010 01:36:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Al timone di “Boogeyman 3” c’è una garanzia di ‘ciofeca’, ovvero quel Gary Jones che in carriera ha perle del trash come “Spiders – Metamorfosi letale”, “Jolly Roger” e “Crocodile 2”, dunque un nome che è già tutto un programma. La sceneggiatura, invece, è del “genio” che aveva già scritto il secondo capitolo, Brian Sieve, che cerca di costruire un filo di connessione proprio con il precedente film da cui deriva l’eredità del dottor Sanderson, che era interpretato da Tobin ‘Jigsaw’ Bell (che qui appare solo in foto). Da un incipit che collega i due film, si prosegue poi su una storia del tutto nuova e autonoma che cerca di unire le suggestioni paranormali del primo capitolo alla costruzione a body-count del secondo. Uno slasher soprannaturale come ne esistono a bizzeffe, anzi particolarmente mal realizzato. Se da una parte troviamo una resa estetica che appare insolita per gli standard di Gary Jones – ma qui c’è una produzione targata Sam Raimi, quindi un pochino più consistente in confronto a quelle con cui è abituato a lavorare il regista -, per il reso c’è un poco fantasioso slasher che porta in scena personaggi del tutto anonimi che muoiono in modo che vorrebbe apparire fantasioso, ma appare anonimo anch’esso. Non ci si sforza neanche a ravanare nello stagno degli stereotipi, si portano in scena solo personaggi che non sono tali, figure senza dimensione di cui ci si dimentica subito volto e ruolo. Ok, voi direte “ma che ti aspettavi Boogeyman 3da ‘Boogeyman 3’?”. Di certo nulla che potesse aspirare a una valutazione superiore al mediocre, ma veder sfilare su schermo personaggi così evanescenti da non riconoscerli da un’inquadratura all’altra è davvero sconcertante. Voto 5+