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INTERVISTA COL VAMPIRO regia di Neil Jordan

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Invia una mail all'autore del commento lorenzo971     8 / 10  09/05/2006 13:22:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film davvero bello. A cominciare dalle atmosfere, quelle oscure e tenebrose del '700 fino ad oggi, con costumi ed ambientazioni ben fatte. La storia è particolare, la trama intrigata, e la drammaticità della storia dona al film un abellezza non basata su sgozzamenti e violenza, come nei film di ultima uscita, ma sulla tristezza e sull'insensatezza del vampiro, vissuta come una maledizione.
Unica cosa che posso dire contro il film, è che l'inizio e la fine sono pietosi, a mio avviso messi li tanto per dare un titolo. L'intervistatore, alla fine dimostra di non aver capito nulla, ed anche la scen a finjale poco credibile! Potevano fare di meglio, anche se sarebbe stato ancvora meglio, tagliare la scena iniziale e quella finale.
frine  22/05/2006 01:10:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be', il dialogo con il giornalista è proprio il fil rouge che unisce le varie parti del libro da cui è tratto il film. Che l'intervistatore non capisca nulla è ovvio: per lui l'"Intervista col vampiro" è solo uno scoop, mentre per il vampiro è un momento di tregua con la sua coscienza, un'occasione per sfogare i tormenti della propria anima utilizzando il reporter come se fosse uno psicanalista.
In cambio dell'attenzione, il vampiro è disposto ad offrire le proprie confessioni all'interlocutore perché ne tragga una qualche utilità. Ma quando il giornalista tenta di insinuarsi personalmente nella vita del vampiro, quest'ultimo, ragionevolmente, si infuria.
Nel libro, il ragazzo-giornalista era molto meno cinico: sottolineava l'affettività di Louis, il suo amore per Claudia e il suo sentimento ambiguo per Lestat, ed esortava Louis a recuperare questi brandelli dispersi di umanità. Il vampiro spariva e lo lasciava vivere. Importante ricordare che in origine la parte del giornalista doveva essere affidata a River Phoenix (chi mai avrebbe potuto infuriarsi con lui?).
Se si considerano i successivi sviluppi della saga vampiresca di Anne Rice (Lestat che risorge, racconta la storia a modo suo e si riconcilia con Louis) il finale del film può apparire per certi versi un po' posticcio, ma sotto altri aspetti magnifico e liberatorio.
Invia una mail all'autore del commento lorenzo971  10/07/2006 14:42:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
forse è perchè non ho letto il libro, e non sono molto informato sulla storia, ma la fine mi è sembrata un po banale. Mi scuso comunque con i fan della scrittrice, perchè non avendo letto i libri, non posso comprendere fondo l'idea dell'intervista, che comunque, se fosse stata approfondita un po di piu, sarebbe stata senza dubbio migliore.