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SACRO E PROFANO regia di Madonna

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LoSpaccone     5 / 10  13/10/2009 19:07:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se non conoscessimo la vita privata di “Nostra signora del playback” diremmo che “Sacro e profano” ricorda (guardacaso) i film di Guy Ritchie, o meglio, attinge allo stesso bagaglio pseudo-culturale del regista inglese, quello che fa riferimento alla Londra trasgressiva e multietnica, per certi versi molto anni ’80 per il modo “versacesco” di identificare il dirty con il glamour e viceversa. L’idea che la vita si giochi sul sottile confine tra gli opposti (“non esiste paradiso senza inferno”) che è alla base del film è resa scontata dalla mancanza di un’idea innovativa o di un pretesto narrativo originale. Nel complesso il girotondo sgangherato che coinvolge i diversi personaggi e i rispettivi siparietti sarebbe pure divertente (e in parte lo è) se non ci fosse quella specie di santone metropolitano a cercare di dargli un improbabile spessore filosofico, spacciando banalità per pillole di saggezza. L’ennesima dimostrazione di quanto la Ciccone prenda terribilmente sul serio se stessa e quello che fa, o forse di quanto cerchi di darlo a credere.