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NEL PAESE DELLE CREATURE SELVAGGE regia di Spike Jonze

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6 / 10  29/03/2014 13:44:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà che in una filmografia come quella di Jonze centra davvero poco, anarchico a qualsiasi decalogo, alternativo all'industria hollywoodiana, ai suoi script fatti beffa ne 'Il ladro di orchidee', geniale a partorire e creare mondi paralleli, finestre verso altre dimensioni, nel mio immaginario è un salto enorme vederlo trattare un tema così sensibile, anche se ha dimostrato enorme dimestichezza nel sviscerare nella mente altrui, in Malkovich lo ha fatto letteralmente, però mi ha convinto poco quest'opera che va anche a coincidere con l'emancipazione da Kaufman (che l'anno precedente si era distinto anche alla regia con 'Synecdoche, New York' contenente tutte quelle tematiche riviste nella collaborazione con Jonze, ancora metateatro, ancora un soggetto asociale), questo troppo perfettino, confezionato e telefonato una volta sguinzagliato il tema sonoro della compagna Karen O, è binomio hollywoodiano-disneyano fino al midollo. Lui intellettualoide si è un po adagiato, questo falso on the road che in realtà è un rifugio nella fantasia, il cui bambino contempla le proiezioni animate di se stesso, tante allegorie suggerite (tipo ho accostato l'inghiottimento=soffocamento materno, corona poiché ogni bambino si vuole al centro dell'attenzione non a caso la ribellione è scattata proprio da quelle attenzioni materne riposte verso un altro, di sesso maschile, insinuando in lui il freudiano complesso edipico), felice sia stata solo una capatina e nulla più, ritrovato quest'anno il trait d'union col suo cinema.