Gabriela 8 / 10 02/12/2009 11:21:44 » Rispondi Film “cinefilo” con numerosi omaggi come, oltre a quelli già citati, il nome usato da Penelope Cruz "Severine": lo stesso di Catherine Deneuve in "Belle de jour"; o Lluís Homar che chiede "Ascensore per il patibolo" perché desidera ascoltare la voce di Jeanne Moreau. Almodovar è introspettivo e solenne e su questa linea i suoi attori, (soprattutto le attrici), effettuano un lavoro “verso l’interno”. La fotografia di Rodrigo Prieto, (che ha collaborato tra gli altri anche con Iñárritu), crea immagini di estrema bellezza. Almodovar diventa più grande con tutto ciò che comporta: una “dura” maturità nella forma e nella sostanza diventando anche più drammatico ed intenso, allontanandosi dai suoi primi racconti provocatori e trasformandosi in uno dei pochi registi in grado di mescolare perfettamente passione, umorismo e dramma.
Terry Malloy 16/08/2010 12:04:28 » Rispondi dimentichi "Viaggio in Italia" di Rossellini. Appena prima che facciano l'incidente, ovvero quando sono in vacanza a Famara, guardano nel bungalow questo film. La storia è simile a quella degli Abbracci Spezzati, chiara è l'identificazione con la Bergman, superba attrice protagonista di questo (troppo dimenticato) capolavoro di RR.