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GLI ABBRACCI SPEZZATI regia di Pedro Almodovar

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paride_86     7½ / 10  22/11/2009 02:24:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un Almodovar molto diverso dal solito quello de "Gli Abbracci Spezzati", nonostante i temi di sempre e le molte citazioni autoreferenziali, come "La legge del desiderio", "Kika" (che a sua volta citava "Peeping Tom") e "Donne sull'orlo di una crisi di nervi".
La differenza sta nel modo di affrontare le emozioni: non più attingendo a piene mani nel dolore o nella passione, ma guardando il tutto con sereno distacco, come per un lutto già metabolizzato ed elaborato. In più, cosa nuova per Almodovar, c'è una certa indulgenza nei confronti dei personaggi maschili, antagonisti o no. E' il punto di vista di Mateo Blanco, il regista non vedente perno centrale degli eventi narrati e possibile alter ego dello stesso Almodovar che realizza, con "Gli Abbracci Spezzati", una dichiarazione d'amore per il cinema e le sue storie che vale sempre la pena di narrare.
La struttura narrativa è piuttosto complessa e ricorda un po' "La mala educacion", il meno lineare dei suoi film. Gli attori sono bravissimi e sono diretti con maestria, rendendo la storia vivida e credibile.
E' bello notare, inoltre, come Almodovar si occupi sempre con perigliosa pignoleria di tutti i particolari: accessori per non vedenti, arredi eccentrici e colorati, vestiti e, più in generale, le musiche e una regia originale e piacevole.
C'è posto anche per una stoccatina a "Twilight", almeno così mi è parso di capire!
In conclusione "Gli Abbracci Spezzati" non è certo un capolavoro assoluto, ma un bella storia che parla d'amore - declinato in molti modi - e di cinema.