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ORPHAN regia di Jaume Collet-Serra

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StranzCronenber     7 / 10  18/10/2009 12:54:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà stata l'atmosfera della sala semideserta (nella mia città sono pochi quelli che decidono di andare al cinema il sabato sera dalle 00.40 alle 3.00...), eppure questo film mi ha spreso piacevolmente.
Vera Farmiga è assolutamente brava ed espressiva, e la sua bellezza un po' inusuale, con lo sguardo perennemente cupo nonostante il colore dei suoi enormi occhi, è capace di ammaliare senza essere volgare ed invasiva, senza distogliere l'attenzione dagli avvenimenti che si susseguono.
In lei sta, a mio parere, il punto forte del film: combattuta sin dall'inizio tra amore e paura, tra desiderio di concedersi e timore di diventare vulnerabile, tra sanità mentale e derive autodistruttive.
Ed attraverso la metamorfosi dei suoi sentimenti verso il nuovo componente della famiglia, si assiste alla presa di coscienza del proprio ruolo da parte di una madre che tanto duramente è stata segnata dal passato.
L'idea di partenza è molto interessante, oltre che coraggiosa, aggiungerei, anche se la trama non è certo improntata all'originalità, ed infatti qualche volta ci si ritrova a paragonare Orphan ad illustri predecessori come The omen, ad esempio, eppure il clima di tensione viene costruito in maniera sapiente, con qualche concessione alle esigenze del pubblico, certo, ma tutto sommato senza gravi cadute di stile.
E per una volta, il colpo di scena arriva nel momento giusto a dare senso a quello che stiamo vedendo: proprio mentre si inizia a pensare che gli eventi narrati stanno diventando poco plausibili, ecco la scoperta che giustifica lo snodo centrale del film.
Beh... non c'è che dire, buon film.
P.s.: molto molto azzeccato il finale, girato in maniera notevole, e splendidi i titoli di coda.