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CAPPOTTO DI LEGNO regia di Gianni Manera

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andreacinico     5½ / 10  03/07/2009 11:54:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film girato per la maggior parte in Abruzzo e, più nello specifico, a Celano.
Parte con la teoria che la prima organizzazione mafiosa sia nata dalle ceneri del brigantaggio della zona in provincia di L'Aquila. Addirittura si mostra un'organizzazione malavitosa abruzzese più potente di quella siciliana, calabrese e campana.
Il brigantaggio era una forma d'insurrezione politica e sociale sorta nel Mezzogiorno italiano (soprattutto in Basilicata, Campania, Abruzzo) durante il processo di unificazione dell'Italia e il primo decennio del Regno.
In Abruzzo la radice politica sembra esclusa in quanto si trattò soprattutto di un fenomeno malavitoso, derivato comunque dal malcontento dei contadini che vivevano da secoli nell'indigenza e nell'ignoranza.
Rispetto al precedente "Ordine firmato in bianco" ci troviamo di fronte ad un'opera più ambiziosa (soprattutto per il maggior sfoggio di mezzi), dalla struttura più lineare e con una sceneggiatura più comprensibile. Nonostante tutto viene a mancare quel fascino quasi misterico e quelle atmosfere oniriche che caratterizzavano la suddetta opera che, forse, aveva dalla sua un'ambizione più autoriale che di presa sul pubblico.
A parte tutto Manera rimane uno dei miti invisibili della cinematografia italiana.