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BARBIE... LA PRINCIPESSA E LA POVERA regia di William Lau

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Niko.g     6 / 10  27/07/2020 17:03:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Solo per bambine un par de ciufoli! Nel commentare questo capolavoro dell'animazione moderna, sono costretto a proseguire quanto accaduto al sottoscritto durante la drammatica esperienza in "Barbie e il lago dei cigni".
In seguito a quel "fuori programma" accadde qualcosa di incredibile e terribile allo stesso tempo. Uno dei presenti, (Er cinghialone per l'esattezza), in preda a un delirio biondorosa, chiese alla ragazzina aliena se avesse un altro DVD della saga! Non ci potevo credere. Sembrava in astinenza: ne voleva ancora. Voleva la sua pastiglia rosa, la sua nuova droga. A quel punto la situazione era drasticamente cambiata e gli equilibri in campo pure. Alla aliena (perché aveva potenziali lacrime tossiche e urla spaccatimpani), si era aggiunto, in una delirante e imprevedibile coalizione, Er cinghialone (bonaccione sì, però sempre un metro e ottanta per centodieci chili). Tricoccia era un pervertito e nella sua testa faceva cose sconce con Barbie. Il trucido era ormai nelle braccia di Morfeo. Quindi in campo restavamo solo io e lo sgarato: gli unici che pazientavano per vedere il concerto dei Megadeth, in attesa che la guastafeste andasse a dormire.
È pure inutile che io stia a raccontare com'è andata, tanto è ovvio che venendo qui a commentare, il "film" lo abbiamo visto. Non tutto però. Perché a dieci minuti dalla fine lo sgarato aveva fatto una discreta pozza di sangue per terra. E quando lo sgarato perde sangue dal naso vuol dire che è arrabbiato. E quando lo sgarato è arrabbiato sono caxxi. Egli infatti, al contrario delle donne di cui al celebre "Il gorilla" di Fabrizio De André, dimostrò la perfetta uguaglianza tra idea e azione: afferrò il 42 pollici Toshiba e lo scagliò invero in direzione della parete opposta, mandandolo in frantumi in un secondo e mezzo. Ciò fatto, si voltò verso la sorella del trucido (la guastafeste), gettandovisi come fosse John Cena. Io non posso dire il resto. Non posso raccontare ciò a cui ho assistito, ma fu una cosa brutta, brutta davvero. Va be' lo dico. Lei fece un urlo così forte che accecò lo sgarato. Esatto, cioè non so se perse pure i timpani, ma di sicuro si danneggiò gravemente i bulbi oculari per l'onda d'urto del suono emesso da quella ragazzina e perse il controllo della situazione. A lei infatti bastò ruotare su un fianco per evitare gli piombasse addosso. Piombò invece dritto sul marmo, restandovi poi le ore successive. Tutto finì lì.
Io impiegai alcuni giorni a riacquistare l'udito, ma solo perché sono un tipo previdente e, prima di uscire per recarmi in quella casa, mi ero munito di tappi auricolari con rinforzo isolante. Oggi soffro di acufeni anche forti, dei quali non potrò liberarmi perché non esiste cura, ma rispetto a chi era presente quella sera mi ritengo fortunato.

Il film dovrebbe essere il primo in cui Barbie si esibisce in numeri musicali e, tutto sommato, le musiche sono forse il pezzo forte della confezione. Del resto, Megan Cavallari è dall'età di 15 anni che compone colonne sonore. Sarebbe ora che la smettesse, potrebbe dire qualcuno. In realtà parliamo di una tipa che ci capisce e che ha collaborato con numerosi artisti di fama internazionale, tra cui la leggenda della chitarra Steve Vai.