NotoriousNiki 8 / 10 10/06/2016 19:35:02 » Rispondi Al di fuori dell'Europa a quel tempo era difficile immaginare la trasposizione dello scabroso romanzo di Cocteau, pervasivamente morboso, un fatalismo che asseconda i voleri di entrambi, fratello e sorella, progressivamente uniti in simbiosi, l'uno dipendente dall'altro, un rapporto di sottintesa incestuosità.
Melville che in futuro farà altro e lo farà anche bene, curiosamente agli inizi si cimentò in questa titanica impresa, stiloso meno minimalista e freddo di quanto sarà in futuro, raggiunge questa delicata tensione sessuale tra fratellini attraverso una soffocante ripresa claustrofobica, ambienti rigorosamente chiusi, un'attrice la Stephane libera di stuzzicare, prima oggetto possessivo del fratello poi a ruoli invertiti tenacemente meschina per culminare nel finale shakespeariano.