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E TANTA PAURA regia di Paolo Cavara

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phemt     7 / 10  19/11/2011 12:33:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giallo seventies a firma di Cavara (noto principalmente per Mondo Cane) un po' Argentiano (la sceneggiatura è di Bernardo Zapponi che l'anno prima mise mani in quella di Profondo Rosso) ma in realtà no, sperimentale e furbetto, magari non molto coeso ma interessante per come Cavara tenta di elevare intellettualmente un genere che stava già tirando le cuoia nel 76! Di cliché ce se sono tanti ma Cavara li vira in un ottica comica, anzi grottesca, che porta ad un finale che cerca di scardinare le regole del genere!

Lo spunto di base è molto classico: gli omicidi che colpiscono uno dopo l'altro tutti i membri di un gruppo d'elite, le figurine tratte da un vecchio libro per bambini lasciate sul luogo del delitto, un omicidio misterioso avvenuto tempo addietro e che coinvolge il sopracitato gruppo ecc…
La differenza la fa un finale ricercato e anticonvenzionale, che magari non segue un perfetto filo logico, ma che comunque mostra finalmente qualcosa di nuovo in un genere che, fin da subito, si era adagiato su certi stilemi per poi rimanerci per sempre…

Cavara opta per un ibrido, passa dal giallo alla commedia, lambisce il confine con l'horror e accarezza il genere erotico… Ne esce fuori una pellicola indubbiamente interessante per quanto non esente da difetti, ma Cavara gira con stile e l'ottimo cast fa il resto!
Placido è in perfetta forma e tra gli altri è impossibile non notare Eli Wallach 10 anni dopo Leone e Tom Skerritt che avrà una buona carriera (Alien, La Zona Morta, Top Gun)… C'è anche il futuro regista Oldoini (anche lui ha messo mani nella sceneggiatura) ben prima delle commediacce, la Clery è bella e sexy da morire come sempre e c'è pure il buon vecchio John Steiner!

Anomalo e fuori dai canoni, non sarà perfetto ma almeno dimostra che negli anni 70, anche in ambito giallo, c'era qualcuno che cercava di mostrare qualcosa di diverso dal solito… Nel finale Cavara fa in tempo addirittura a citare Welles!