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SETTIMO CIELO regia di Andreas Dresen

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7½ / 10  03/06/2009 19:15:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono completamente favorevole a questo tipo di cinema, capace di raccontare - con uno stile minimale e quotidiano - una piccola storia, giocando di sottrazione da fiction e proprio per questo guadagnando in impatto emotivo.
Un film che, per quanto mi riguarda, riesce a catturare benissimo i sentimenti e il dolore e a "infettarli" nello spettatore, se disposto a farsi coinvolgere.
L'opera di Dresden ricorda molto da vicino il cinema dei Dardenne, ricca com'è di particolari ma anche di cose non dette o rivelate, lasciate al caso o al giudizio di chi "vede fuori dello schermo".
E non è da meno la capacità di raccontare il sesso da gerontocomio senza suscitare alcuna (inutile, velleitario e prevedibile clichè sociale) ilarità o un ovvio umorismo burino...

Il regista si concede anche qualche licenza compiaciuta, quando la figlia di Inge condivide il tradimento della madre a patto che non lo riveli (ah il disordine generazionale di questi anni...).

Certo il film alterna momenti riusciti (i quasi meccanici gesti della s/vestizione) ad altri lievemente elucubratici, ma almeno una frase come "io credo che i soldati non debbano più esistere" è da incorniciare.

Come del resto andrebbe fatto con quel magnifico epilogo, un'abbraccio è davvero tutto, a qualsiasi età, e può significare qualsiasi cosa.

Un piccolo grande film che insegna a vedere l'Altra giovinezza anche davanti a una corsa col tempo che non celebra affatto il mito dell'Immortalità