caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

STILL WALKING regia di Hirokazu Koreeda

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Lucignolo90     8½ / 10  12/05/2013 01:25:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' vero questo film richiama da subito per dinamiche e modo in cui è stato girato con camera quasi sempre fissa negli ambienti casalinghi, il cinema intimista di Ozu, specie in Viaggio a Tokyo, il ricongiungimento dei figli agli anziani genitori, con la differenza che in questo caso la visita non è di piacere come lo era per il film del 1953, ma è una triste ricorrenza annuale in memoria di una persona scomparsa per salvarne un'altra. Nella mentalità giapponese una persona suicida che ha salva la vita grazie al sacrificio di un altro uomo, è formalmente ritenuta "responsabile" della scomparsa della stessa, ed è quantomeno opportuno che egli ricordi il defunto ("Vivrò in nome di Junpei").
Tutte le cose già dette sulle frasi sussurrate ma che colpiscono sono più che vere, ne aggiungo un'altra che mi ha colpito

Durante il pranzo, quando i bambini spaccano l'anguria di fuori, l'anziano padre, mentre si parla della vedova di Junpei e sull'opportunità che si risposi o meno visto che è sola e senza figli, si lascia scappare involontariamente (oppure no?) un "Una vedova, specie con un figlio, non dovrebbe risposarsi", frase che passa con una apparente nonchalance, pronunciata così mentre legge il giornale, ma che è indirettamente riferita al figlio Ryoto, che ha sposato proprio una vedova con un bambino piccolo, e che tra l'altro, in quel momento, gli siedono DAVANTI.

e' una scena che mi ha colpito moltissimo


E' sempre bello vedere film che sono veri e propri ritratti familiari con la consueta spaccatura generazionale tripartita tra figli e i loro giochi spensierati, i padri nel pieno fermento delle loro vite e dei loro rapporti sentimentali, e i nonni, ai quali rimane quasi solo il tempo di guardare il passato da una finestra, col tempo che lo rende sempre più ampio rispetto al futuro. Ma sono proprio i nonni il collante o la fonte di divisioni, freddezze, sono loro il centro orbitale dell'opera, cosi con Ozu, ora con Kore-eda.