Spera 6 / 10 07/01/2014 10:26:23 » Rispondi Se questo signore non si chiamasse Lars Von Trier dovremmo spiegargli qualcosa sulle regole base del linguaggio cinematograficamente, dalla continuity agli scavalcamenti di campo è tutta una trasgressione alle regole. Ma lui è Lars e abbiamo imparato a conoscerlo per il suo particolare modo di fare cinema. Bisogna ammettere che il suo stile è unico ma che non sempre questo linguaggio è digeribile o funzionale alla sceneggiatura. Punti forti: attori eccellenti, ottima fotografia, atmosfera davvero oscura e soffocante. Il problema principale a mio avviso sta nella sceneggiatura che a partire da una scena clamorosa da antologia come quella iniziale poi si assopisce nella ripetitiva e lenta lotta di una coppia che ha perso un figlio e viene stretta nella morsa della disperazione e del dolore. Problemi sessuali e psicologici dei due protagonisti si abbracciano e si intrecciano in una battaglia fisica e mentale senza esclusione di colpi. Il tutto è condito da molti, troppi, spunti su psicanalisi, religione, animali parlanti senza mai veramente approfondire. Rispetto a questo film ho adorato invece "gli idioti", a mio avviso un capolavoro. Si ecco questo Antichrist non mi ha esageratamente colpito e se non fossero state presenti scene disturbanti di alto livello sarebbe stato di una noia pazzesca. Ovviamente consigliato in versione integrale.