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ANTICHRIST regia di Lars Von Trier

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StranzCronenber     9 / 10  25/06/2009 15:34:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avvertenze: prima di leggere, sappiate che sono molto confuso, per natura (malvagia e demoniaca!).

Partiamo dal presupposto che il film rappresenti la visione ermetica del mondo. Le chiavi di lettura sono molteplici.
Esiste un Dio malvagio ed il mondo in cui viviamo è stato creato al solo fine di imprigionare le nostre anime. La natura implica la corruzione, ed il peccato è un attributo intrinseco all’esistenza terrena.
Da questa forma di pessimismo assoluto, che non lascia scampo, deriva l’idea che la morte sia l’unica via di liberazione possibile.
La demonizzazione del cosmo è totale, soprattutto nel suo divenire: la materia è Satana.
Contrapposta ad una simile concezione, vi è l’idea che Dio “dando un'immagine sensibile a tutte le cose, appare attraverso tutte e in tutte” e che "...la natura, come è stata resa partecipe di tutte le cose, così è stata resa partecipe del bene (si veda, al riguardo: Corpus Hermeticum, V, 2).
Uno dei padri della Chiesa, San Paolo, ha affermato che Dio, di per sé invisibile e inaccessibile nei suoi attributi, si rende visibile mediante le creature e le opere da lui generate e mediante l’attività intellettuale dell'uomo. La mediazione soggettiva diviene pertanto l’iniziazione che consente di leggere la divinità nella realtà sensibile.
Il film potrebbe essere, di conseguenza, un percorso iniziatico. Ed è Lei a compierlo attraversando le fasi del dolore, dell’ansia e della disperazione.
Lui, marito e padre, nonché terapeuta, crede che l’esistenza terrena non sia una maledizione, e che la capacità di razionalizzare anche gli istinti più animaleschi, consenta di superare gli orrori che a volte funestano la vita.
Lei, al contrario, è convinta che la natura abbia un’essenza intrinsecamente demoniaca, dato che tutto perisce, tutto muore e non vi è scampo all’ineluttabile destino riservato all’umanità. Persino le ghiande nascono già morte, e precipitano rumorosamente, quasi a denunciare lo strazio della propria condanna.
L’anticristo inizia con un amplesso durante il quale ascoltiamo le meravigliose parole di Lascia ch’io pianga (…la cruda sorte, e che sospiri la libertà).
La libertà di vivere senza freni inibitori, senza remore, totalmente immersi e sprofondati in un satanico groviglio di spine? Oppure liberarsi dal ruolo di madre, tanto ingombrante da determinare un senso di oppressione che porta ad odiare la propria prole e desiderarne la morte?
O, altrimenti, liberarsi di ciò che rappresenta il frutto di una maledizione ormai eterna: riprodursi per perpetuare la dannazione umana. In altri termini, la procreazione impedisce alla luce di liberarsi dalle tenebre (la materia). Questo giustificherebbe anche la scena in cui la masturbazione porta ad eiaculare sangue: la vita nasce già morta, ancora una volta.
Il percorso iniziatico è destinato, sin dall’inizio a fallire.
Eppure, l’essere umano è al contempo bene e male, e non è possibile una totale accettazione dell’uno o dell’altro, senza aver prima conquistato gli strumenti necessari al superamento di tale contrapposizione. Così, il dolore che immediatamente giunge a torturare la strega, la porta a tentare disperatamente di costruire un muro tra se stessa ed il mondo circostante: non riesce a camminare tra l’erba, poiché rifiuta ormai qualsiasi contatto con la natura.
Paradossalmente, il tentativo di Lui di curarla, facendole accettare la disgraziata perdita, diviene la causa scatenante del totale abbandono della donna, la quale giunge a leggere in ogni singolo aspetto della mondo circostante, segni a conferma della sua visione delle cose.
La spirale di violenza in cui i due precipitano, culmina nello strangolamento della donna (alias femmineo/male) da parte dell’uomo (il bene); l’assassinio pertanto potrebbe rappresentare il superamento del dualismo finalizzato al ricongiungimento dei due elementi contrapposti del creato: l’ordine ed il caos. E’ ciò che avviene nel dualismo manicheo: il mondo è nato dall’invasione da parte delle tenebre del regno della luce, e l’unica salvezza sta nella separazione dei due principi contrapposti, al fine di ricongiungersi a Dio.
Lui, durante la terapia, cede più volte all’aggressione sessuale di lei, che tenta in tutti i modi di ancorarlo alla terra, giungendo persino a piantargli una ruota di cemento nella gamba, allorquando si rende conto che l’erotismo sta perdendo la sua forza seduttiva.
E quando crede che non vi sia altra via d’uscita, Lui la uccide, nonostante si fosse liberato della “palla al piede”, grazie all’aiuto di uno dei tre mendicanti (è il corvo che gli fa trovare la chiave inglese), e potesse quindi limitarsi a fermare la follia della strega, anziché sopprimerla.
Da una simile ricostruzione, sembrerebbe tutto semplice e lineare. Ma così non è, talmente numerosi sono i punti critici e ambigui della narrazione.
Innanzitutto, Lui afferma che i comportamenti di Lei non possono provenire dall’esterno rispetto alla sua personalità, in quanto persino sotto ipnosi, e così quindi anche in preda alle crisi di ansia e depressione, non si fa nulla che il nostro inconscio non ammetterebbe, anche da lucidi e coscienti.
Che significa?
Una risposta può essere data basandosi ad esempio sugli studi della psichiatria sul fenomeno delle possessioni: un soggetto represso, tende a dare sfogo ai propri desideri (ritenuti impuri e vietati) convincendosi di essere in preda ad una possessione.
Il terapeuta cerca, pertanto, di far compiere un passo innanzi alla paziente: accettare la complessità dell’essere umano.
Lei cerca di esteriorizzare le proprie pulsioni, giustificandole con lo stato di disperazione determinato dal lutto. In realtà, la sua natura, era già emersa: allorquando maltrattava il bimbo mettendogli le scarpe al contrario, ad esempio. Ella non è in grado di trovare un punto di equilibrio.
Il quesito fondamentale, tuttavia, riguarda chi è il vero anticristo, e qual è la sua essenza, soprattutto.
Per tutta la durata del film, sembra emergere chiaramente che è Lei la strega/donna/natura/satana.
Io però sono convinto del contrario, nonostante le dichiarazioni dello stesso Von Trier.
Una delle teorie portanti dello gnosticismo, in tutte le sue più disparate correnti, prevede che dall’Uno, essere perfetto, sia derivato il due ed il tre: il maschio (il potere) e la femmina (la verità).
Dunque, Lui si illude di poter superare il dualismo male/bene, accettando il proprio stato di essere fatto di spirito e materia, mediante la razionalizzazione delle pulsioni animalesche. Ma la soppressione della femmina, in realtà, non costituisce un passo per tale superamento: rappresenta la prevaricazione del potere sulla verità. Egli riesce a liberarsi e a sopraffare la donna soltanto grazie all’aiuto di uno dei tre mendicanti: il corvo che gli fa trovare la chiave inglese. In secondo luogo, la fuga dalla verità (e cioè che la natura è malvagia) viene pure simbolicamente rappresentata dal suo ritirarsi nella tana della volpe (apertura vaginale che conduce al grembo materno). Come non leggervi un chiaro riferimento all’abbandonarsi al ventre della terra, con accettazione di tutto ciò che implica una simile scelta? I suoi tentativi di ergersi al di sopra della materia, mediante il raziocinio, sono vani: prima cede alle avance sessuali della compagna; poi accetta l’aiuto dei mendicanti; infine, di fronte al caos imperante, sopprime la causa di ogni male: la femmina.
Ma l’assassinio non era più necessario! Ecco perché il suo gesto, lungi dall’essere un atto liberatorio e purificatorio, costituisce al contrario il battesimo a nuova vita nella fonte di Satana: il razionale è surclassato dall’irrazionale, proprio quando sembrava invece stesse per prevalere.
In secondo luogo, dopo la prima esperienza di Lei, nel bosco dell’Eden (allorquando sente il pianto di una creatura che non riesce ad individuare, ovviamente), è soltanto Lui ad avere diretti contatti con i mendicanti, ed è a lui che si rivolge la volpe (“Il caos regna”), quindi è Lui ad essere il vero interprete della volontà demoniaca della materia.
Volontà che è demoniaca solo perché Lui non ha gli strumenti per interpretarla, tanto è impregnato di razionalismo.
In definitiva, l’infanticida è stata punita: la natura ha riaffermato il proprio dominio.
Le donne che, nella scena finale, si affollano nel bosco, potrebbero quindi rappresentare le vittime del sopruso, come fu nei secoli, e come è ancora oggi. L’umano è schiavo della carne, e di fronte a chi evidenzia questa realtà, non resta che l’arma della soppressione, cedendo per tal via, proprio a ciò che non si vuole accettare: il caos / male / irrazionale. La Natura diventa, finalmente, la chiesa di Satana.
Al contrario, le streghe avevano un rapporto con la natura improntato all’integrazione dell’uomo con essa: ciò che di utile la madre terra può darci, abbiamo il diritto di usarlo; la natura non è la chiesa di Satana, ma il mondo reale in cui siamo destinati a vivere, e pertanto conviene accettarne tutti gli aspetti, quelli più terribili, come quelli più piacevoli.
Lui vede le donne, elle sono ancora lì, e si rende conto che la natura femminea del creato non può essere sradicata, perché ne è parte integrante.

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StranzCronenber  25/06/2009 15:48:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aggiungo una cosa: la volpe che parla poteva proprio risparmiarsela! Non siamo mica tutti americani, che come diceva il grande maestro "hanno sempre bisogno di qualche spiegazione in più!".
Indovinate chi è il grande maestro in questione.
Ciaby  25/06/2009 16:43:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
clap clap clap clap clap

recensione mastodontica e infernale.

StranzCronenber  25/06/2009 18:17:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehm... è un complimento o un insulto?
6 6 6
Ciaby  27/06/2009 21:27:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
complimento.
Invia una mail all'autore del commento Albertine  29/06/2009 18:44:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
io avevo creduto che, come nell'Eden, era stata la donna a corrompere l'uomo con la sua lussuria e la sua violenza portandolo a commettere l'assassinio...ma forse mi sbagliavo...
LEMING  26/06/2009 11:16:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono riuscito a leggere tutto il tuo commento.......è grave?
Lemming
StranzCronenber  26/06/2009 12:35:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' gravissimo! Una pioggia di ghiande ti seppellirà presto, ed un corvo beccherà le tue interiora, offrendole in pasto ad una volpe!
LEMING  26/06/2009 13:34:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora lo termino, giuro!!
Io odio le volpi
Lemming
Invia una mail all'autore del commento amelieride  25/09/2009 18:31:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
bravo, complimenti. la tua è davvero una bella recensione.
faluggi  31/07/2009 19:10:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vedete cosa fa la droga in italia?
StranzCronenber  05/09/2009 02:01:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
certo, che ne hai di cose da dire... una rivoltella con cui giocare alla roulette russa, no eh? beh, quando decidi di farlo, passa subito alle 5 cartucce...
Rask  07/07/2009 20:51:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei nuovo vero?
StranzCronenber  05/09/2009 02:02:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh, direi proprio di sì, sono nuovo!
ULTRAVIOLENCE78  25/06/2009 19:27:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti, hai scritto un papiro peggio del mio... Comunque, in linea di massima, concordo.
Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  23/05/2010 12:07:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai veramente (vivi)sezionato il film: complimenti! Condivido praticamente tutto di quello che hai scritto. Salvo che... Von Trier non sarebbe d'accordo con te (stando a quel che ha dichiarato in varie interviste). Ma sappiamo anche che il regista danese è un monumento voluto all'incoerenza, dunque...