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NABOER regia di Pål Sletaune

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Ale-V-     7½ / 10  18/01/2013 08:05:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi trovo un po' in difficoltà a commentare questo film. La storia in sé incuriosisce molto: è malata e tiene lo spettatore attaccato allo schermo grazie alla sua bizzarria. Tecnicamente è sopraffino, le inquadrature, la fotografia, i colori cupi, funziona tutto alla grande. Anche nella breve durata trova una nota positiva. Ho fatto fatica però a digerire la troppa pretenziosità del regista norvegese. Sembra quasi che debba stupire ad ogni costo, come se nel finale ci aspettasse qualcosa di sopraffino, qualcosa che non abbiamo mai visto. Invece il finale è piuttosto banale (e anche un po' sbrigativo a mio avviso) e sa già di visto e rivisto (anche se stiamo parlando di un film di quasi dieci anni fa). Nonostante queste pecche mi sento di promuovere Naboer (che, tradotto, se non ho capito male, dovrebbe voler dire "vicino di casa") a pieni voti.
Dopo Babycall ("dopo" non in ordine cronologico di uscita, ma nel mio personale ordine cronologico di film visionati), mi sento di dire che Sletaune è un regista molto valido.