caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LE CONSEGUENZE DELL'AMORE regia di Paolo Sorrentino

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Iovink     10 / 10  04/02/2007 19:46:18 » Rispondi
Concordo con l' autore della recensione, nel sostenere la difficoltà di dare una collocazione definitiva allo splendido "mix" creato da Sorrentino. C'è praticamente di tutto: la vicenda ha i crismi del noir, ma c'è spazio per una riflessione sull' amore, per momenti di ironia piu' o meno volontaria, per richiami al già citato esistenzialismo di matrice beckettiana....... Non credo sia casuale il luogo dell' ambientazione: la Svizzera, con le sue suggestioni superomistiche sul tempo e sull' eterno ritorno dell' uguale. La vita di Titta Di Girolamo in fondo non è altro che un ossessivo tentativo di vincolare lo scorrere della sua personale clessidra all' interno di una spirale di gesti e rituali metodici, quasi illudendosi di non dover fare i conti con le conseguenze di ogni singola decisione. E' in fondo quello che facciamo un pò tutti ogni giorno, credere che la nostra personalissima realtà possa riproporsi invariabilmente e indefinitamente, magari con l' opportuna farcitura di episodi che siano il piu' possibile gradevoli. Il personaggio di Servillo vorrebbe, in tal senso, avere tutto sotto controllo, ma proprio per questo il suo apparentemente robusto "sistema" è destinato ad essere sconvolto, quando una nuova variabile entra in gioco.
La portata metafisica di questo messaggio è dirompente e, abbinata al coraggio del regista di guidare Servillo in una scelta interpretativa quasi teatrale (particolare non indifferente, considerato il panorama desolante di una parte del cinema italiano attuale), contribuisce a rendere questo film una pietra miliare della cinematografia nostrana.