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ZACK E MIRI AMORE A... PRIMO SESSO regia di Kevin Smith

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  30/12/2011 11:08:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In tempi di crisi economica inventarsi porno attori per pagare le bollette potrebbe essere un buon modo per sbarcare il lunario.E' ciò a cui ricorrono Zack e Miri,coinquilini ed amici fraterni sin dai tempi delle elementari,losers che mettono da parte il loro storico pacifismo sessuale in nome dell'indispensabile denaro.Recuperata una troupe pittoresca ma determinata cominciano a girare tra intoppi "professionali" e un inevitabile amore che metterà a repentaglio la bizzarra impresa.
Torna il Kevin Smith più scurrile e scorretto, gran cinefilo e per nulla imbarazzato nello sciorinare un linguaggio da caserma come accompagnamento a gag in cui il sesso regna incontrastato.
Il regista si riallaccia con fare nostalgico ai suoi film più celebri,ovvero "Clerks" e "Clerks 2",scegliendo al posto del videonoleggio e del fast food una caffetteria come set primario del piccante progetto.
Più vivace la prima parte in cui la trivialità la fa da padrone ed il divertimento grossolano regge, pur dovendo ammettere che in certe situazioni si avverta un'esasperazione prestabilita che porta ad una molesta saturazione.Nel finale si vira verso un'onesta commedia romantica con messaggio buonista-esortativo tipico dell' Hollywood-style, pur mantenendo una certa attitudine pepata grazie al contributo di Jason Mewes ,storico e fondamentale alleato del regista sin da quando interpretava lo spacciatore Jay.
Molto a suo agio Seth Rogen,la Banks manca un pochino di credibilità ma non dispiace,completano il cast volti più o meno noti tra cui le esperte del settore Tracy Lord e Tracey Morgan,oltre Brandon Routh che dopo aver rovinato Superman e Dylan Dog espia con autoironia giocando sulla sua fama di sciupafemmine.
Commedia veramente sboccata con qualche scena di nudo esplicita ed un umorismo spesso scatologico,Smith aggiunge un altro tassello goliardico alla sua filmografia che ultimamente sembra essere indirizzata altrove,il meritevole "Red State" ne è l'esempio lampante.