WALLED IN - MURATA VIVA regia di Gilles Paquet-Brenner

1) ma com'è possibile che c'è un terremoto in una piccola città e resta in piedi un solo edificio, mentre tutto il resto viene spazzato via? un edificio, uno solo. E manco con un graffio a una porta o un vetro rotto. Non è possibile, a meno che non sia costruito con materiale alieno.

2) e com'è che la tipa cattiva rinchiude l'architetto per quindici anni per vendicarsi? va bene essere folli, ma così...soprattutto condannando il proprio figlio all'emarginazione, cioè a vivere in un palazzo isolato a 50 miglia dal centro abitato più vicino.

3) e com'è che questo architetto pazzoide si vuol fare murar vivo per fondersi alla sua opera e diventare immortale...sapendo peraltro che fuori ci sono i demolitori che hanno già piazzato le bombe e l'edificio salterà in aria praticamente dopo tre minuti. Ma quale immortalità!

4) peraltro, il meccanismo con cui il pazzo di fa murare vivo fa scattare una colata di cemento rimasto semiliquido...per 15 anni ?!

5) ma infine, la roba più eccessiva di tutte. Capisco che un architetto ami le sue opere, ci mancherebbe. Però quell'edificio fa proprio schifo.

Praticamente è un ecomostro e non si capisce come uno possa considerarlo un'opera. Non capisco, soprattutto, il perchè alla fine si decide di lasciare in piedi quell'obbrobrio, insieme alle altre 26 "opere" costruite dall'architetto pazzo, che più che edifici pare siano cimiteri verticali, vista la quantità di cadaveri che ci son dentro le mura.