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L.A. CONFIDENTIAL regia di Curtis Hanson

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kafka62     7½ / 10  02/02/2018 14:24:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L.A. Confidential, tratto dall'omonimo romanzo di Ellroy, è un ottimo noir, come al cinema non se ne vedono spesso, ben diretto da un regista che, molto opportunamente, rimane ben dentro le coordinate stilistiche del genere (quelle codificate negli anni 40 e 50) e interpretato da un manipolo di attori strepitosi. Il commento potrebbe finire qui e sarebbe già sufficiente a inquadrare il film. Senonché, bisogna anche, per onestà, spendere due parole sulle sue qualità prettamente cinematografiche, a partire da una sceneggiatura che tiene benissimo insieme i fili di personaggi ed episodi i quali appaiono narrativamente autonomi, per poi legarli insieme tra loro in una fitta e complicata serie di corrispondenze che genera un crescendo drammatico avvincente. Certo, il merito va in gran parte al soggetto di partenza, ma la sceneggiatura, cui partecipa anche Hanson, è un meccanismo ad orologeria inesorabilmente perfetto. "L.A. Confidential" sfiora addirittura il capolavoro con un finale possentemente cinico alla "Chinatown" (il potere che trionfa su tutto), quasi ci illude nei lunghissimi attimi in cui non sappiamo se Ed ucciderà o no Dudley, ma poi sceglie di chiudere con un tranquillizzante idealismo alla "Intoccabili". Anche se una certa dose di ambiguità rimane intatta sia nel pragmatico (ancorché onesto) carrierismo di Ed sia nella scelta di Lynn (che si autodefinisce nelle battute conclusive una "ex-*******") a favore di Bud, è un peccato che Hanson non abbia avuto il coraggio di andare fino in fondo nel raccontare con spietatezza la putrefatta e sotterranea realtà della "città degli angeli".