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IL SETTIMO SIGILLO regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     9 / 10  27/12/2006 13:17:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un imponente film onirico del maestro svedese Ingmar Bergman.
Il gioco a scacchi con la morte, un ‘idea decisamente affascinante ed illuminante, che si mescola ad una ambientazione del periodo più “cupo della storia”, il medioevo, dove credenze, rituali, profezie e rigori religiosi (le flagellazioni, i roghi) rappresentano il palcoscenico ideale dove affrontare tematiche esistenziali ..il cavaliere alla disperata ricerca di Dio, che si interroga sul senso della propria esistenza, mentre duetta con la morte (che assume diverse forme ed espressioni) ..ma anche il fido scudiero (alterego del protagonista), rassegnato al nulla, chiuso in un proprio freddo e pratico idealismo, con un proprio codice di valori.
I paesaggi, il particolare momento storico, la cecità del clero, il leggero mondo del teatro, tutto viene sapientemente convogliato per narrare l’eterna domanda dell’uomo circa il significato della propria esistenza ..così le espressioni dei volti segnati dalla paura della morte (la giovane donna destinata al rogo) sono il segno di un riconoscimento dell’ineluttabilità del destino ..ma anche un simbolismo che vede ogni personaggio tracciare un percorso rappresentativo del proprio tormento interiore, portando con se dolore e speranza.
Maestria assoluta nel tracciare gli sguardi con sapienti tagli di luce, coinvolgente ed al contempo inquietante la colonna sonora (tesa a sottolineare le scene più significative), grande accuratezza nel montaggio e nel ritmo imposto al racconto ..ottime le interpretazioni di tutti gli attori, con elevate capacità espressive, tali da infondere un tangibile senso di angoscia ed apprensione.
Uno dei più classici capolavori del cinema d’autore, per tematiche trattate e capacità espressive ..l’opera più “nobile” del teatro portato sul grande schermo dal maestro del cinema europeo Ingmar Bergman.