kowalsky 7 / 10 11/05/2009 21:20:33 » Rispondi Dal punto di vista tecnico è un bellissimo documentario, e non poteva essere da meno: "Terra madre" sembra uscito inizialmente dalle pagine del "No logo" di Naomi Klein, quindi è (indirettamente) un film ecologico idealista e ideologico. Il suo punto di forza è tutto nella prima parte, quando le varie etnie appartengono a un unico mondo, con le stesse domande e le stesse risposte: dovrebbe essere proprio così visto che viviamo nello stesso pianeta e dobbiamo salvarlo, ma la realtà purtroppo è assai diversa. La lunga carrellata di volti dai diversi colori della pelle fa pensare a quanto sia bello condividere la vita con persone così differenti, quanto sia ricchissimo mettersi in discussione con gli altri, e conoscere il loro punto di vista. Magari non è il tema dominante del film, ma certo non è la prima volta che Olmi indirettamente raccoglie un'altro pensiero mentre svela una sua verità. Il film forse non aggiunge molto di nuovo, e non manca la vena didattica di Olmi che, nella sua ricerca naturale e spirituale (o terrena? dalla parte dell'uomo o dello spirito santo? Dopo "centochiodi" qualche dubbio permane) rischia di improntare la moralina ecologica in uno sguardo ottimista che sparge qua e là una ben dolorosa utopia. Sono questi i limiti di un film visivamente molto molto interessante: e lo stesso si riscontra nel commovente racconto del contadino trevigiano, immerso e sommerso nella sua natura primordiale, a contatto con la propria - privata e anacronistica - sopravvivenza