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IL BUONO, IL MATTO, IL CATTIVO regia di Kim Jee-woon

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  05/04/2012 11:04:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avvincente omaggio allo spaghetti western e più precisamente all'indimenticabile cult di Sergio Leone.Non è certo un remake quello di Kim Jee-Woon,conosciuto soprattutto per l'inquietante Two Sisters" e per l'adrenalinico "A bittersweet life",più una spiritosa manipolazione barocca di un genere che combinato con l'iperbolicità visiva dell'action orientale genera una seducente mescolanza.La sceneggiatura è tutt'altro che originale ,comunque esentabile da qualsiasi critica in virtù di un ritmo forsennato,soluzioni visive mirabolanti esaltante da una magnifica fotografia dai toni accesi e soprattutto da sparatorie,inseguimenti e combattimenti all'arma bianca sempre coreografati con estrema competenza.Per non parlare di una regia pazzesca,in cui la mdp tra riprese aeree,campi lunghi e movimenti nervosi eleva il preziosismo oltre la decorazione artificiosa.
La violenza assume connotati quasi fumettistici seppur il sangue scorra e qualche cruda sequenza non manchi,Kim Jee-Woon disegna danze di morte senza prendersi sul serio infiltrando una comicità neppure troppo sottile tra le righe di un racconto senza freni,definito da acrobatici scontri localizzati sui vagoni di un treno,nelle semidesertiche terre mancesi e in villaggi simili a quelli del vecchio west qui rivestiti da un'estetica kitsch prettamente asiatica.La storia è ambientata negli anni '30 e ciò consente di aggiungere elementi particolari ai polverosi clichè del cinema di frontiera,espediente che rende ancora più estrosa questa storia che utilizza la citazione per poi legarla (bene) con la propria cultura cinematografica.
Molto riusciti i tre personaggi principali tra cui il più conosciuto è Kang-Ho Song,ovvero il matto,figura centrale cui sono tra l'altro affidate le scene più leggere della pellicola,troviamo poi la superstar Byung-Hun Lee nella parte del cattivissimo e fascinoso dandy,quindi Woo-Sung Jung,cacciatore di taglie dall'animo gentile ma dal fucile infallibile.
Una mappa e tutti all'inseguimento del tesoro come perfettamente raffigurato nell'eccezionale cavalcata finale verso la ricchezza,preludio all'immancabile resa dei conti in un duello che non si dimentica.