caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

DRAG ME TO HELL regia di Sam Raimi

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
phemt     6½ / 10  28/09/2009 09:15:10 » Rispondi
Ritorno alle origini (che poi a dirla tutta tanto ritorno alle origini non è) per Sam Raimi dopo anni spesi tra supereroi, imbarazzanti film romantici e marchette… Peccato che Raimi negli anni si sia ormai adagiato alle logiche mainstream perdendo per strada gran parte dell’ironia e del talento che aveva da giovincello…

Apprezzabilissimo il tentativo di lasciarsi alle spalle il torture movie che ormai sembra andare per la maggiore con un sostanziale ritorno ai superbi (cinematograficamente parlando) anni 80 e Raimi ci prova alternando scene di tensione con qualche divagazione nel campo dell’ironia e di questo gliene va dato atto… Peccato che quando prova ad affondare il colpo con l’ironia finisce ogni tanto al limite del ridicolo e peccato che il vecchio Sam per quanto riguarda la tensione non faccia altro che riempire il film di un numero di apparizioni improvvise/sbalzo di volume da denuncia e da conseguente carcere a vita…
Questo è forse quello che mi indispone di più: fare horror non significa mettere un tizio con una maschera strana dietro l’angolo e fargli fare buuu; quando (e se) chi fa horror mainstream capirà questo semplice concetto probabilmente avremo finalmente del cinema migliore… Ma questa è una considerazione personale che in generale esula dal livello effettivo del film, il problema grave qui è che almeno il 90% dei succitati sbalzi di volumi con immancabile apparizione improvvisa si intuiscono con una facilità imbarazzante visto che Raimi decide di girare questo tipo di scene praticamente sempre nella stessa identica maniera…

Il vecchio Sam infatti abbandona l’idea del ritorno agli anni 80 e si lascia andare ad un blockbuster fracassone con un utilizzo a dir poco eccessivo della CGI… Credo che questa scelta sia dovuta al fatto che il regista non avesse le idee troppo chiare e che, una volta cominciato a girare, sia nata in Raimi la paura di perdere il pubblico più mainstream nel caso in cui avesse tirato fuori un prodotto troppo in Raimi anni 80 style, ricercato o alternativo… Comunque sia non si può non notare una sceneggiatura tutto sommato curata e dei dialoghi discretamente credibili malgrado qualche situazione che poteva essere gestita decisamente meglio… La messa in scena è di buon livello, il cast adeguato e gli fx di Nicotero come sempre ottimi…
Qualche citazione e auto-citazione qua e là, qualche pacchianata, qualche scena evitabile ma devo ammettere che il finale è di livello!

Nel complesso tutto sommato Drag me to Hell si fa pure guardare, alcune scene divertono il giusto (la capra parlante è geniale) e qualche salto dalla poltrona comunque lo fai ma dal tanto chiacchierato ed esaltato ritorno di Raimi all’horror mi aspettavo di meglio, ma ad essere onesto devo ammettere che temevo anche di peggio!
Detto ciò non mi sorprenderei affatto se fra qualche anno diventasse una pellicola di Culto! Ma la saga de La Casa e Darkman sono anni luce distanti…