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SUSSURRI E GRIDA regia di Ingmar Bergman

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ferzbox     9 / 10  13/01/2014 17:08:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sofferenza,angoscia,sgomento,felicità,tristezza,amore nelle sue molteplici forme,speranza,terrore,indifferenza e freddezza.
Queste sono le emozioni raccolte in questa pellicola di Ingmar Bergman.
La felicità è un'emozione che la si può ricercare in svariati modi diversi,ma per quanto non vogliamo ammetterlo,essa non potrebbe esistere senza il dolore e la malinconia.
Paradossalmente è sempre un'illusione;si è felici quando tutto ciò che ci angoscia sparisce o si affievolisce,così come la tristezza è alimentata quando tutto ciò che ci fa star bene si allontana da noi.....

La storia delle tre sorelle,Agnese,Karin e Maria è una discesa verso l'inferno...un'incubo che ha inizio dopo che la loro serenità(o apparente serenità in un mondo fittizio d'alta borghesia) viene a mancare a causa della terribile malattia che un giorno colpirà la sventurata Agnese....
Tuttavia il vero dramma non sta nella malattia di quest'ultima,essa è solo l'incipit,ma nelle conseguenze che ne nasceranno...
Una crepa può rovinare irrimediabilmente un bellissimo vaso di ceramica;da quella crepa,per quanto piccola,il valore del vaso viene a mancare....
Non è solo Agnese ad essere colpita dalla malattia,ma tutte e tre le sorelle...

Karin diventa l'immagine sputata della freddezza;reprime i suoi sentimenti fino al midollo...la sua paura è famelica,la divora viva,e pur di non soffrire o di non accettare la terribile realtà che gli si pone davanti,decide di diventare un'automa autoritario,quasi inscalfibile,ma estremamente debole....il più debole,che si appoggia solo alla forza del suo ceto sociale....la più malata di tutte è senz'altro lei....

Poi abbiamo una Maria più sincera,che cerca invano di non perdere la sua umanità,la sua felicità...che cerca di affrontare il terribile dramma della loro vita con equilibrio e razionalita...che cerca di non rinunciare ai piaceri o ai peccati della vita;ma quella di Maria è una patetica maschera che non può ingannare chi gli sta vicino.
Se si decide di continuare a vivere i propri sentimenti,non si può egoisticamente credere di assaporarne solo quelli positivi.
Così tutta l'illusione in cui essa vive viene a crollare nel momento che la sofferenza e la morte le sfiorano il viso o gli sussurrano nell'orecchio....

Agnese è colei che vive la sofferenza fisica più atroce,ma è anche colei che non ha perso se stessa.
La sua malattia gli permette di continuare a ricercare l'affetto delle sue sorelle;un affetto che ormai è offuscato dall'incredibile farsa che le mantiene in vita e non le fa impazzire.

Solo la badante Anna riuscirà a darle ancora un briciolo di amore;la badante Anna,che non avendo più una figlia a cui donare il suo seno,dimostra ancora la sua umanità ed umiltà nel modo più sincero....

Ho letto alcuni commenti,notando che molti sono stati colpiti dall'angoscia e dallo sconforto...
Io ci ho visto solo freddezza e indifferenza...ma il mio sguardo era sempre rivolto ad Anna....

hghgg  13/01/2014 17:48:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero un ottimo commento per quello che è uno dei miei pochi film da "10" e verso il quale ho troppo timore reverenziale per scriverci su. Bravissimo ferz, l'analisi è concisa (ci si potrebbero scrivere libri su questo film) ma precisa e senza sbavature. Al di la del voto (comunque altissimo e quindi molto giusto a mio avviso) che è solo un numero, concordo al 100%
ferzbox  13/01/2014 18:45:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti aspettavo al varco.... ;-)
Grazie comunque,considerando quanto ami questo film è un bel complimento :-)
hghgg  13/01/2014 18:58:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh eh effettivamente a questo film ci sono parecchio legato, come a pochissime altre pellicole, parlo di 6-7 altri titoli al massimo :)
ferzbox  13/01/2014 19:12:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dimmi quali altri film...sono curioso...
hghgg  13/01/2014 19:23:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stanley Kubrick: "2001: Odissea nello Spazio"; Andreij Tarkovskij: "Stalker"; Martin Scorsese: "Taxi Driver"; Francis Ford Coppola: "Apocalypse Now"; Orson Welles: "Citizen Kane" e probabilmente anche Akira Kurosawa: "Ran"; Fritz Lang: "M" e Charlie Chaplin: "City Lights".
Al momento non me ne vengono in mente altri. Per vari motivi anche molto diversi tra loro, sia tecnici che storici che emozionali, questi sono i film che mi hanno "disintegrato l'anima" :)
hghgg  13/01/2014 19:24:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente ci sono tanti altri film che reputo capolavori assoluti, ma se si parla di perfezione e quindi di "10" be... eccoli.
ferzbox  13/01/2014 20:45:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Niente da aggiungere amico mio :-)
hghgg  13/01/2014 21:25:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ci aggiungo "Roma città aperta" di Rossellini e "8 e mezzo" di Fellini, invece che a ben pensarci, ci stanno anche loro.
hghgg  13/01/2014 21:39:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pensandoci ancora potrebbe arrivarci anche Mulholland Drive di Lynch, forse anche Sciuscià dii De Sica ma di quest'ultimo non sono sicuro. Pochi ma non pochissimi alla fine dai :)