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SUSSURRI E GRIDA regia di Ingmar Bergman

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Invia una mail all'autore del commento domeXna79     9 / 10  19/06/2007 18:34:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei capolavori più intimisti diretti dal maestro Ingrid Bergman.
È dilaniante il modo in cui ci viene presentato il dolore, la sofferenza, non solo quella fisica ma soprattutto quella dell’anima, il cinismo, l’indifferenza, l’egoismo che sembra pervadere le sorelle della povera moribonda, compresa ed accolta (in senso materno) solo dalla propria governante ..è dilaniante come la corsa al capezzale rappresenti il momento attraverso il quale rimettere mano ai propri ricordi, scoprirsi così tremendamente incapaci di darsi affetto o sostegno in quei tragici momenti (il tema dell’incomunicabilità diventa quindi preponderante), nell’assistere come distaccati spettatori al gridato trapasso.
Nel momento in cui ci si affaccia ai campi elisi la solitudine accompagna il cammino, ciò che ci resta poco prima del tragico addio sono i ricordi, la ricerca di un approdo sicuro cullati dalle braccia materne, questo si pone come l’ancora a cui aggrapparsi per scavalcare il portone che ci conduce alla “vita eterna” ..tutto questo sembra spaventare le protagoniste che, nel momento in cui l’anima sembra riaffiorare nel corpo ormai freddo della povera sorella, fuggono via, incapaci di dare l’ultimo vero atto d’amore, l’ultimo vero conforto che Agnese avrebbe meritato.
La contrapposizione, o se vogliamo la vicinanza, delle figure femminili (caratterizzate magistralmente in questa pellicola), la superba fotografia purpurea (l’unico colore che possa rappresentare l’anima), la freddezza degli ambienti sono elementi che riaffermano la indiscutibile maestria stilistica del grande regista svedese ..con esso la grande prova degli interpreti, scavate nei volti in cui traspare ogni possibile sentimento umano (superbia, aridità, compassione).
Pellicola fortemente simbolica e dall’indubbio impatto emotivo ..capolavoro!
onda  19/06/2007 18:42:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Naturalmente è stata una distrazione, ma hai scritto Ingrid invece di Ingmar.
Ottima recensione comunque...
Invia una mail all'autore del commento domeXna79  19/06/2007 18:57:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...giusto! Scusate per l'imperdonabile errore..