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L'ANGELO STERMINATORE regia di Luis Buñuel

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JOKER1926     6½ / 10  15/12/2014 16:08:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"L'angelo sterminatore" è richiamo simbolico a Luis Buñuel, la produzione del 1962 ha nel suo corpo artistico vari prassi care al regista, la critica ad oggi lo irrigidisce sugli altari delle operazioni più brillanti della stessa regia.

Le materie e lo stile dello spagnolo Buñuel (in seguito naturalizzato come cittadino messicano) gravitano intorno a teorie religiose e borghesi, i simboli che alludono ad una critica sono numerosi.
"L'angelo sterminatore" si fa intendere sin da subito; la trama parla in modo abbastanza chiaro, in scena ci vanno i membri della classe borghese, la critica parte a razzo.
Il film, nella sua totalità, non è impostato su alcuna certezza narrativa ed espositiva, tutti i passaggi si congiungono sotto il nome di un ermetismo confusionale. L'ideale che più può coinvolgere "L'angelo sterminatore" è in stretto rapporto con l'indefinito. E' indefinita la storia e i passaggi si schiantano in un surrealismo forzato e ambiguo. A rendere ancora più ardua la lettura dell'operazione di Luis Buñuel è l'introduzione in scena di animali (metafore della chiesa) e sermoni profetici e fatali.
Il film ha una sua relativa logica, ma parliamo, ahimè, di una proiezione alquanto individuale ove la comunicabilità è ridotta drasticamente. Si evince un'atmosfera di critica alla borghesia e all'umanità a suo modo tagliente ma inintelligibile, si può gradire ma è difficile amare un prodotto che intraprende un viaggio completamente personale.