caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ANGELO STERMINATORE regia di Luis Buñuel

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Crimson     8 / 10  01/01/2006 21:04:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film bellissimo, i cui personaggi sono delineati in modo superbo: più passano i giorni e più il loro superficiale e irritante perbenismo (la loro maschera assurda e falsa) cade in una bestialità becera: la loro vera natura.
Crimson  03/05/2012 14:57:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
luglio 2011 voto 10/10

Abbiamo rivisto L’angelo sterminatore di Buñuel. Un capolavoro. La vetta dell’arte cinematografica nel saper cogliere e rappresentare il vuoto borghese.

Ho sempre guardato il film attraverso la lente del grottesco.
Cogliere la simbologia degli agnelli sacrificati.
Non c’è bisogno che chieda perché questo film possa commuovere.
In fondo quali film di Buñuel commuovono? Forse gli ultimi, o al massimo Nazarin.

L’uomo che realizza ciò che sta accadendo prima di spirare fa in tempo a profetizzare

“Contento...(di) non vedere lo sterminio”

Non verrà ascoltato.


Analogamente, in questo quadro di dispersione spazio-temporale, di elementi destabilizzanti del vuoto cosmico come ripetizione fine a se stessa, penso al finale de L’amico di famiglia di Chabrol.


Ispettore: “Io non capisco. Perché non ve ne siete andati via?"

Pierre: “Andati via?”

Ispettore: “Si. Perché non siete partiti per andare a vivere tutti e due da un’altra parte?”

Lucienne: “Da un’altra parte?”

Pierre: “Partiti. No, non abbiamo mai pensato d’andar via”



Dopo trent’anni, ne Il fiore del male, la Zia Line sembra suggerire la risposta a Michèle.

“Mia piccola cara, il tempo non esiste, lo capirai. C’è un unico presente perpetuo”