metathron 8 / 10 01/04/2010 00:38:03 » Rispondi E' un film che mi ha sorpreso. Mi aspettavo un filmetto di animazione divertente ma in alcuni punti poi mi ha persino commosso.
Per primo riconosco il tema alchemico dell'omunculus: creare la vita e la coscienza a partire dalla materia. Qui il professore con la scienza crea un figlio robot, per sostituire il figlio morto prematuramente. A partire dal DNA. La scena di costruzione di astro boy è strabiliante. Ricorda chiaramente quello che nella tradizione spirituale viene definito come "film della propria vita": nei tre giorni seguenti alla morte l'anima assiste a tutti i ricordi che si rilasciano dal suo corpo vitale e sorgono come immaginazioni. Come un film della propria vita. Proprio come la sequenza di ricordi che sgorga dal DNA del capello del figlio morto, sopra il tavolo da laboratorio, e che va a costruire l'identità di astroboy. Ma c'è la consapevolezza che un'individialità non è solo costituita dai propri ricordi. O dal dna. Viene buttata lì un'immensa verità spirituale che scorre nella letteratura esoterica: l'io dell'uomo è una stella, è fatto della stessa sostanza di una stella (non a caso si cantava "siamo figli delle stelle" :-). Infatti la luce blu, con cui si da la vita, nella posizione del cuore, ad astroboy è stata raffinata dal frammento di una stella. E l'amico dello scienziato ricorda più volte al padre che astroboy ha una sua propria identità, una sua natura morale autonoma, peculiare, ben diversa dal figlio che vuole riprodurre. E qui si innesta il tema del figliol prodigo: meritarsi o no l'amore del padre. Un tema anche, in un certo senso invertito: perché qui non è il figlio che lascia il padre ma il padre che abbandona il figlio. Non lo riconosce, non riesce ad amarlo, perché non è come vorrebbe che fosse. E lo scaccia. Lo disconosce. E il figlio ne soffre e vive senza l'amore del padre, come il figliol prodigo. Ma il figlio robot, compie un tragitto assolutamente puro, innocente. Forse è la sua luce blu, forse il suo cuore puro ma compie un tragitto assolutamente innocente e fiducioso, lo compie tutto per amore fino al sacrificio. Si dà senza recriminazioni, non sta a rinfacciare al padre che lo ha abbandonato. Ma ama sconfinatamente, e aiuta innocentemente. E amando riconquista infine l'amore del padre. Sullo sfondo una società divisa in due, spaccata dall'egoismo, dal consumismo. La terra in basso ricorda il mondo di spazzatura di Wally. La città volante il mondo consumista, che prospera su sacrificio espulsione esclusione di tutto quello che sta sotto. Infine il tema letteralmente manicheo che divide in modo netto il bene dal male, luce blu luce rossa, la loro lotta, il conflitto, come possibilità che apre a scelte d'amore.
Un film delizioso. Semplice, ma per il tema dell'abbandono del padre, e per quello dell'amore innocente, commovente.
kastaldi 18/01/2013 19:18:11 » Rispondi rispondo al tuo commento perchè mi è piaciuto lo spoiler e poi perchè ho visto Astroboy l'altra sera.... sai cosa mi ha anche ricordato un poco ?