Il desiderio frustrato di cenare insieme (in una commedia degli atti mancati) rivela il desiderio preconscio di sbarazzarsi dei propri commensali. L'angoscia con cui i vari personaggi sognano di liberarsi di liturgie e convenevoli, svela l'impossibilità anche solo di sognare quello che è il più profondo e inconfessabile desiderio della borghesia: essere spodestata come classe dominante, per poter tornare a uno stato di natura selvaggio dove realizzare gli impulsi dell'ego in modo totalmente gratificante e pienamente soddisfacente (dove fare sesso in giardino mentre i nostri ospiti ci attendono in salotto...)
Steppenwolf 15/10/2010 14:54:54 » Rispondi Ottimo commento davvero(e se la recensione anche è tua, complimentoni!)!! Si tratta di uno dei massimi capolavori di Bunuel, quantomeno tra i miei 5 preferiti del grande Bunuel(L'Age D'Or è forse il mio film preferito in assoluto, non solo di Bunuel...). Oggettivamente parlando si tratta molto probabilmente del capolavoro di Bunuel comunque, perché rappresenta la summa totale della sua poetica, in chiave grottesca ed ironica.
jack_torrence 15/10/2010 23:40:34 » Rispondi Certo che la recensione è mia! ;-) Grazie davvero, Steppenwolf! Stefano
PS E' il mio preferito di Bunuel, non tanto perché è (come dici anche tu) molto probabilmente la sua summa, ma perché è quello che mi diverte di più, con genialità maggiore di Quell'oscuro oggetto del desiderio. Assieme a questo, do 10 anche a Bella di giorno. Non ho visto il fantasma della libertà, che potrebbe piacermi molto...
L'age d'or l'ho visto 2 volte a distanza di tempo, ma è stato ostico entrambe le volte, per quanto riconosco sia grandissimo.