amterme63 9½ / 10 24/10/2006 22:22:18 » Rispondi Un film molto bello. Non ha attrattive esaltanti ma dopo averlo visto difficilmente si dimentica e non si può fare a meno di pensarci quando vediamo in società, nei salotti televisivi qualche persona di belle apparenze o di splendide maniere e fa di questo sfoggio la base del suo essere. Chissà cosa ci sta dietro e soprattutto dentro? Questo film appartiene al gruppo dei film che esprimono il loro messaggio attraverso tutti i mezzi tipici dell’arte moderna, come simboli, accostamenti, contrasti, sogni e attraverso il rifiuto dei canoni abituali delle storie del cinema (tema, inizio, svolgimento, fine). Qualcosa che può facilmente disorientare chi non è abituato ma che permette di ampliare e arricchire il significato di un film. Ci si estranea dalla storia e si osserva con più chiarezza la psiche e i comportamenti dei personaggi. E’ una tecnica molto difficile ma molto efficace come si vede in questo film. Il messaggio è abbastanza chiaro: l’apparenza inganna. Non sempre l’educazione, le belle maniere, la ricchezza, il titolo rappresentano la pulizia morale, l’onestà, i buoni sentimenti. Non sempre quello che si vede è ciò che è vero, addirittura spesso ciò che si sogna e si immagina è quello che realmente si è e si pensa. Tutte le cerimonie, le belle apparenze e le belle maniere nascondono solo indifferenza, ipocrisia, egoismo e mancanza di scrupoli. Tutto è lecito e in qualsiasi maniera, lo scopo è solo il puro interesse individuale. La religione stessa (rappresentata nel film dalle gerarchie) frequenta attivamente questo ambiente e partecipa della stessa logica di pura apparenza e di nudo interesse individuale. Fuori del loro ambiente e fuori della società queste persone non valgono più niente e appaiono addirittura ridicole. E’ questo il significato delle passeggiate nelle vuote strade di campagna. I personaggi non sono individui con una loro storia, ma solo tipi rappresentativi ed è forse un limite del film, ma del resto a Bunuel interessava solo stimolare lo spettatore a non fidarsi mai troppo delle persone dalle belle maniere e riuscendoci molto bene.
Il film è secondo me ancora attualissimo. Trovo che in Italia molti, soprattutto i politici, curino solo l’immagine e l’apparenza cercando di nascondere i loro atti. La società stessa è più o meno quella dipinta da Bunuel. Si giudicano solo le apparenze e si accetta e si approva tutto quello che fa la “gente per bene”. L’interesse egoistico regna sovrano. Si ha paura e si teme per il proprio benessere privato (timore per i furti e l’ordine pubblico) mentre si chiude un occhio verso i furti al bene collettivo (evasione fiscale, lavoro nero, tangenti, truffe bancarie).