FIGHTING regia di Dito Montiel

Tanto per cominciare, il primo incontro viene vinto dal protagonista perchè riesce a fracassare la testa dell'avversario su di una fontanina di ceramica dopo averle prese di santa ragione...bella vittoria, una scena di una comicità assurda. La comicità continua perchè dopo aver vinto in questa maniera vergognosa tutti cominciano a trattarlo come un campione. La cosa è alquanto improbabile. Il secondo combattimento si svolge nel bronx. L'avversario stavolta è un bestione di colore davvero grosso e la cosa potrebbe farsi interessante. Senonchè appena parte lo scontro il regista ha un lampo di genio: non riprende il primo pugno! Si vede il nero che si scaglia tipo Tyson addosso al protagonista ma non si capisce dove arriva, se lo prende o meno. Da li in poi è il caos. Se non che alla fine il protagonista si ritrova strangolato finchè non viene salvato da un suo compare ...la vicenda avrà un risvolto indecente in quanto tutti scappano. L'unica cosa su cui il regista poteva salvarsi era la storia d'amore, ma anche li è riuscito a fare un monumento all'improbabilità.