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VIALE DEL TRAMONTO regia di Billy Wilder

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THE FEX     10 / 10  06/04/2006 00:12:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Crudele e agghiacciante ritratto del mondo di Hollywood,che Wilder descrive con scioccante realtà e con un disprezzo che dimostra quanta poca stima il regista avesse sul sistema cinematografico americano di quell'epoca.La voce fuori campo del defunto Gillis ci introduce in una storia venata di situazioni al limite del macabro,dove il cinema ha"sporcato" e rovinato la vita dei suoi protagonisti,rendendoli schiavi di un mondo che li ha inghiottiti fino a trasformarli in degli individui privi di identità.Quel che stupisce tutt'oggi di questa straordinaria storia,è che gli attori siano proprio i più azzeccati per interpretare i propri ruoli:la Swanson(qui assoluatamente sublime) era stata effettivamente lasciata un pò da parte dopo l'avvento del sonoro;Von Stroheim era un regista tedesco che diresse la Swanson nella sua ultima,disastrosa pellicola muta(intitolata"Queen Kelly",e nel film di Wilder se ne può vedere un frammento),Buster Keaton(in un cameo)ormai dimenticato da produttori e registi,si aggirava all'epoca negli Studios hollywoodiani in cerca di qualche scrittura,ma ormai la sua stella non brillava più.Un dramma raccontato come una vicenda gotica,che porta a riflettere sull'inconsistenza del proprio modo di essere dinanzi al potere dei soldi e del divismo,che può portare alla follia soprattutto con l'avanzare degli anni,con la consapevolezza di non essere più in grado di risalire la china a causa di un programmatico cinismo che bisogna mettere in conto,anche quando vengono tirati in ballo i sentimenti veri.Da vedere e rivedere,senza stancarsi mai.Il regista Cecil B.DeMille compare sul set di un film che stava realmente girando,in una sequenza che strazia il cuore.Ottima prova di Holden(che tentennò non poco prima di accettare),anche lui perfetto per il ruolo.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  09/08/2006 18:25:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non sono d'accordo solo su un punto: definire "disastroso" un film come "Queen kelly": vanta ammiratori in tutto il mondo ed è ritenuto oltre a un'oggetto di culto un capolavoro. Solo che...
se si pensa in termini di successo, beh al botteghino tutti i film di Von Stronheim sono stati un disastro: capolavori del cinema, ma molto poco inclini ai gusti del pubblico, e troppo innovativi per l'epoca (penso solo alla direzione sado-maso e saffica di quel film)
E a proposito di Queen Kelly, bisogna dire che è stato vergognosamente tagliato dalla sua durata originale dalla censura, e le copie che circolano ancora oggi mostrano - come del resto quella volta che è stato trasmesso su "fuori orario" - un film tecnicamente notevole ma proprio per i tagli subiti anche (dolorosamente) incompiuto
THE_FEX84  18/02/2008 19:34:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io ho definito"Queen Kelly"un film disastroso in termini di botteghino e soprattutto in termini tecnici,conscio che si tratta di un'opera memorabile e all'avanguardia.