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VOGLIO LA TESTA DI GARCIA regia di Sam Peckinpah

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Crimson     7½ / 10  27/10/2010 23:54:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ossessione e (auto)distruzione.
Secondo un effetto circolare strano e paradossale s'innesca una catena di efferatezza con cui fanno tutti i conti. Incipit e epilogo sono connessi, anzi l'epilogo sembra proprio un ritorno alle origini.
Ciascuno dei protagonisti odia per una questione d'onore, una ferita interiore con cui non è riuscito da solo a fare i conti. E ciascuno paga il prezzo del suo odio: El Jefe, il protagonista, lo stesso Garcia, i due stupratori, la famiglia di Garcia. Fa eccezione la figlia del fazendero, ma fino a quando?
Il personaggio-chiave della trasformazione del protagonista è sicuramente la prostituta Elita.
Il film nella prima parte si dilunga sulla storia d'amore e anche se successivamente lo spettatore scopre che ciò era doveroso, resta la parte meno avvincente del film.
C'è un cambio di registro interessante: dapprima sembra una caccia all'uomo, poi il film gradualmente scivola in un'analisi più approfondita, e la testa di Garcia, di cui fino a poco prima ci chiedevamo se davvero fosse morto, che ruolo potesse realmente avere nella vicenda ed eravamo avvolti nel mistero della sua assenza, diventa un feticcio tramite cui continuare ad esplorare la spirale di distruzione auto e eteroaggressiva delle sequenze finali. Indubbiamente anche il buon (?) Bennie, che diciamocelo, ci è simpatico ma fino ad un certo punto, è solo una pedina di un ingranaggio irrazionale e più grande di lui, che segue ineffabilmente un rapporto di causa-effetto che ha la sua origine forse molto a monte, in un serratissimo codice morale che vige nel Messico rappresentato da Peckinpah, ma che si può estendere ad altre forme più o meno definite di presunta civiltà urbana.
Un gran film, con un paio di sequenze tecnicamente da urlo (la badilata al cimitero e l'inseguimento in auto da parte della famiglia di Garcia), sparatorie un po' esagerate (Bennie sembra avere decine e decine di proiettili in un caricatore) e sicuramente alcune scene non memorabili circa il rapporto tra Bennie e Elita. Ma tant'è, per il sottoscritto anche nel Mucchio selvaggio ci sono scene soporifere…e parliamo di uno dei film con il finale più movimentato della storia del cinema! Pregi e difetti di Peckinpah, o se preferite uso sapiente della narrazione e del modo di fare Cinema.